Il 7 luglio l’inaugurazione alla Villa Museo di Torre del Lago, turris eburnea dove nacquero i titoli più famosi e amati del Maestro lucchese di cui ricorre il centenario della morte
La cuffietta rosa di Mimì e la mantiglia di cui Manon Lescaut si serve per nascondere i suoi gioielli, il travestimento da popolana di Magda ne La Rondine e quello da aristocratica della sua cameriera Lisette, il kimono di Cio-Cio-San in Madama Butterfly: non c’è opera di Giacomo Puccini in cui il costume non costituisca un elemento centrale, immediatamente identificativo della sua protagonista. Proprio questi costumi sono i protagonisti alla Villa Museo Puccini di Torre del Lago di Sei tutta vestita di giglio…, la mostra che si inaugura il 7 luglio e presenta per la prima volta gli abiti originali realizzati per le protagoniste femminili de La Bohème, Manon Lescaut, Tosca e di altri immortali capolavori, realizzati dalla Casa d’Arte Cerratelli, prima sartoria teatrale e cinematografica in Italia, e gentilmente concessi per l’occasione dalla omonima fondazione che ne ha raccolto l’eredità. L’esposizione, che prende in prestito il titolo da uno dei più romantici e conosciuti brani del primo atto di Madama Butterfly, sarà visitabile fino al 29 novembre ed è promossa dalla Fondazione Simonetta Puccini e curata da Diego Fiorini, direttore della Fondazione Cerratelli, e da Manuel Rossi, direttore del comitato scientifico della Fondazione Simonetta Puccini.
Abiti indossati in diverse rappresentazioni delle più grandi dive della lirica italiana e mondiale, tra cui Virginia Zeani, Magda Olivero, Renata Scotto, Mietta Sighele e Maria Chiara, che accompagneranno i visitatori nell’anno centenario dalla morte del grandissimo compositore lucchese lungo tutto il percorso espositivo in quello che fu il rifugio pucciniano per eccellenza, la “turris eburnea” dove nacquero i titoli più famosi e amati in tutto il mondo. La Fondazione Cerratelli nasce nel 2005 con l’obiettivo di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio dell’omonima sartoria, fondata nel 1914 dal baritono Arturo Cerratelli, uno dei primi interpreti di Marcello ne La Bohème e carissimo amico di Puccini. Tra gli anni Venti e Trenta, il marchio Cerratelli divenne uno dei più apprezzati a livello internazionale, realizzando creazioni per i più grandi teatri del mondo come il Colón di Buenos Aires e la Metropolitan Opera House di New York. Nei suoi ottant’anni di attività, l’azienda ha collaborato con i maggiori registi del Novecento, cucendo abiti per Jacques Copeau, Giorgio Strehler, Eduardo De Filippo, Luchino Visconti e Franco Zeffirelli: oltre 30mila i costumi teatrali e cinematografici conservati nell’archivio insieme a una vasta collezione di cartamodelli che costituiscono una tra le più importanti raccolte di costumi, abiti e materiali sartoriali esistenti.
Intanto proseguono le conversazioni sull’opera, promosse dalla Fondazione Simonetta Puccini, che vedono Silvia Gasperini, pianista in numerosi concerti lirici in Italia e all’estero, illustrare al pubblico i passaggi musicali delle varie opere per poi commentarne le parti fondamentali del libretto. Dopo l’avvio con Edgar, sabato 13 luglio toccherà a Manon Lescaut primo vero successo di Giacomo Puccini, mentre il 20 luglio protagonista sarà la Bohème con la sua “vita gaia e terribile”, inno alla giovinezza e alla spensieratezza. Poi il 9 agosto sarà il turno di Tosca, forse l’opera più drammatica concepita dal Maestro sul dramma di Victorien Sardou dove tutti e quattro i personaggi principali alla fine muoiono. Gli appuntamenti si concluderanno sabato 31 agosto con la piccola ed esotica Madama Butterfly. Gli incontri saranno introdotti dall’esecuzione di arie pucciniane e di alcuni brani per pianoforte: nei mesi di luglio e agosto anticiperanno la messa in scena dei melodrammi, la sera stessa, al Gran Teatro Giacomo Puccini, in occasione del 70° Festival Puccini.