Battesimo il 1° luglio con un evento dedicato a “Pride e pregiudizio” per l’associazione che ha fra gli obiettivi la necessità di arrivare a una soluzione “due stati per due popoli” e la lotta per ogni forma di antisemitismo
A pochi mesi dall’appello “Dal 7 ottobre alla pace”, promosso da Sinistra per Israele e firmato da numerose personalità del mondo della cultura e della politica italiane, nasce anche a Firenze una sezione locale di Sinistra per Israele, che ha per obiettivi il pieno e definitivo riconoscimento del diritto all’esistenza dello Stato di Israele in pace e in sicurezza con i suoi vicini, l’urgente necessità di giungere a una soluzione “due Stati per due popoli” per israeliani e palestinesi, la lotta a tutte le forme di antisemitismo e antisionismo, il sostegno alle forze politiche laiche e progressiste di Israele contro le politiche dell’attuale governo guidato da Benjamin Netanyahu.
È in questo contesto che il 1 luglio 2024 alle ore 18:00 la sezione fiorentina di Sinistra per Israele promuove presso il giardino della sinagoga di Firenze in via Farini un incontro pubblico dal titolo “Pride e pregiudizio. Israelofobia e movimento LGBTQIA+”, che si propone di dare rilievo al divieto di sventolare bandiere israeliane deciso dagli organizzatori di vari Pride italiani (tra cui quello di Bergamo, in cui sono state definite “non gradite, né tollerate” anche quelle “inneggianti alla simbologia connessa allo stato di Israele”). Tale divieto ha portato all’assenza dai cortei dell’associazione ebraica LGBTQIA+ Keshet Italia, il cui vessillo è una bandiera arcobaleno con al centro una stella di David.
All’incontro, introdotto da Sara Natale Sforni della sezione fiorentina dell’associazione, interverranno Raffaele Sabbadini, (presidente di Keshet Italia), Aurelio Mancuso (presidente di Equality Italia), Marco Pierini (vicesindaco di Montespertoli, tra i promotori del manifesto di Sinistra per Israele), l’onorevole Lia Quartapelle (deputata del Partito Democratico) e il senatore Ivan Scalfarotto (senatore di Italia Viva). L’incontro ha come obiettivi da un lato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del pregiudizio anti-israeliano e anti-ebraico nei movimenti che lottano per i diritti civili e, dall’altro, quello di far conoscere la ricchezza della realtà LGBTQIA+ all’interno della società israeliana, col tentativo di sostenerla nelle comuni battaglie politiche e civili.
L’iniziativa avviene in contemporanea con la grande manifestazione per la pace e contro il governo Netanyahu “Time is Now”, prevista per il 1 luglio a Tel Aviv alla Menora Mivtachim Arena e avente come slogan “It’s time: To Reach a Deal. To Stop the War. To Make Peace” (“È il momento: di raggiungere un accordo. Di fermare la guerra. Di fare la pace”), a cui anche Sinistra per Israele aderisce.