La promuove l’associazione “80 fiducia in te”. Le persone donano alcuni servizi e in cambio ne ricevono altri. È la prima istituzione del genere che valorizza il tempo dei più fragili
Cristina porta la spesa a casa a Fiorella, quarantacinquenne disabile che vive da sola. In cambio, ottiene lavaggi gratuiti alla propria auto da parte di Francesco, ragazzo accolto in una comunità per minori in dispersione scolastica. Francesco, in cambio, ottiene ripetizioni gratuite di matematica, italiano e storia da Luisa e Maria Grazia. Luisa e Maria Grazia, in cambio, ricevono lezioni di cucito dalla signora Rosa. E ancora: Valentina ha dato il grembiule del suo bambino alla signora Carmela che vive in una Rsa, Carmela in cambio riceve la compagnia del giovane Daniele, che vive in una comunità educativa e ogni tanto va a trovare gli anziani.
Le persone donano alcuni servizi e in cambio ne ricevono altri, non necessariamente dalle stesse persone, perché non è un baratto. Una catena di altruismo circolare promossa dal Consorzio Zenit – che dal 1981 opera a Firenze al servizio delle persone più vulnerabili promuovendo numerosi progetti per la socializzazione – con il progetto della “Banca del Tempo” denominata “80 fiducia in te”. Un progetto che mira a mettere in contatto persone con bisogni, desideri, capacità e talenti diversi, utilizzando come moneta di scambio la risorsa più preziosa: il tempo. Funziona così: una persona offre, ad esempio, due ore di tempo. Queste ore di tempo confluiscono in una sorta di banca virtuale, e saranno restituite al donatore non appena avrà bisogno di qualcosa da qualcuno delle persone che ha aderito al progetto. Non si tratta di volontariato puro, perché in questo caso le persone, oltre a dare, ricevono qualcosa in cambio. È la prima istituzione del genere che valorizza il tempo dei più fragili.
“Le banche del tempo – ha detto Valentina Blandi, direttrice Consorzio Zenit e promotrice della ‘banca del tempo’ – nascono per creare una comunità relazionale all’interno della quale accedere a servizi che difficilmente si trovano nell’economia formale, e lo fanno grazie alla creazione di rapporti co-produttivi tra i suoi membri. Pensiamo a persone con bambini o anziani a carico. Spesso i soldi mancano, oppure esprimiamo bisogni così estemporanei che difficilmente troviamo soluzioni in un servizio a pagamento. Più facilmente troviamo risposta in una mano amica, come quella offerta dai soci della banca del tempo. In un mondo dove le relazioni sono sempre più digitali, le banche del tempo sono importanti anche per costruire conoscenze e scambi reali tra persone”.
Più membri ci sono, più professionalità ci sono, più saranno i servizi cui si potrà accedere. Al momento la comunità della Banca del Tempo coinvolge un centinaio di persone e queste sono alcune delle attività scambiate nella comunità: animazione, consulenza genitoriale e familiare, consulenza di neuropsichiatria infantile, conversazione in inglese, conversazione in italiano, creazione di giochi educativi, fit walking, laboratorio di oggettistica, laboratorio di pittura, pet therapy, personal trainer, pianificazione viaggi, sostegno educativo, sviluppo di business plan, sviluppo di loghi e locandine (https://www.80fiduciainte.it/).