Lunedì il provvedimento sarà approvato in giunta regionale. Il Governatore: Ma accanto a questo proseguirà il confronto con il Ministero delle Imprese per ottenere il commissariamento della società”
Un contributo di tremila euro una tantum a lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi che, pur non essendo al centro di procedure di licenziamento, non percepiscono stipendio da almeno sei mesi. Si chiama “Percorso di sostegno attivo al lavoro” ed è uno strumento “a metà tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro” studiato dalla Regione “per alleggerire un disagio profondo vissuto dai lavoratori e dalle loro famiglie”, spiega il presidente Giani, che lo ha annunciato assieme al consigliere speciale per le vertenze aziendali Valerio Fabiani. Una misura “nuova e originale”, prosegue il presidente, che sarà approvata nella seduta di giunta di lunedì prossimo e verrà erogata nel mese di luglio, stanziando 420mila euro attinti dalle risorse regionali destinate a formazione e politiche attive del lavoro.
Il primo caso in cui il “percorso di sostegno attivo al lavoro” potrà essere applicato riguarda i 142 dipendenti della ex Gkn, ora Qf, di Campi Bisenzio, cui la proprietà non corrisponde la retribuzione da almeno sei mesi. “È indubbio che questo strumento coinvolge una delle più evidenti esperienze di crisi aziendale del territorio toscano”, ha concluso il presidente Giani, sottolineando che accanto a questo intervento, “proseguirà il confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per ottenere il commissariamento della società, perché la figura del commissario sarà in grado di avere un’interlocuzione più efficace con il sindacato e con tutti gli altri soggetti”.