Masi: “Il campo giusto non si può costruire che con i Democratici”. Le incognite Firenze Democratica e Italia Viva
Ultimi scampoli di tempo per procedere ad eventuali apparentamenti in vista del ballottaggio del 23 e 24 giugno che deciderà chi sarà il prossimo sindaco di Firenze fra Sara Funaro (Centrosinistra) ed Eike Schmidt (centrodestra). Scadono infatti oggi i termini previsti dalla legge e fin qui l’unico apparentamento ufficializzato è stato ieri mattina quello tra la civica nata dall’esperienza del Comitato Vitabilità Campo di Marte RiBella Firenze, con lo 0,57% e un migliaio di voti al primo turno, che ha deciso di appoggiare l’ex direttore degli Uffizi per una sorta di “unità di intenti e per portare avanti le battaglie dei comitati”, come ha sottolineato la sua leader Francesca Marrazza.
Per il resto poi non si muove foglia. Dmitrij Palagi (SPC ) ha ribadito ancora venerdì sera all’Affratellamento durante l’assemblea organizzativa convocata all’indomani dei risultati delle comunali (5,45 per lui come candidato sindaco, qualcosa in meno per la coalizione della sinistra radicale che però è costato il secondo rappresentante in Palazzo Vecchio, Antonella Bundu malgrado le 691 preferenze ottenute) che lo schieramento di certo non voterà le destre e la starà all’opposizione, ma che per quanto riguarda la possibilità di lasciare libertà di coscienza ai propri elettori “molto dipenderà dall’orientamento del dibattito che ascolteremo nei prossimi giorni. E’ chiaro che il Pd in questo momento vuole evitare di scontentare il nostro elettorato e quello di Italia Viva. Dove dovesse decidere di sostenere in maniera molto attiva Iv, i nostri mondi andrebbero a votare con molta più difficoltà”.
All’opposizione ci starà anche Cecilia Del Re e la sua lista Firenze Democratica che ha raccolto il 6,21% dei suffragi. Quanto ai Cinque Stelle, notizia degli ultimi minuti, Lorenzo Masi unico riconfermato della pattuglia pentastellata nell’assemblea cittadina (3,5%, 6.068 voti) appoggerà la corsa di Funaro.
“Il campo giusto non si può costruire che con i Democratici – spiega in una nota il candidato sindaco M5S – e al ballottaggio sosterremo convintamente la candidatura di Sara Funaro, non lasceremo la nostra Firenze in mano alla Destra. Col Pd abbiamo avuto e abbiamo posizioni e punti di vista diversi su alcune questioni, ma ci sono state e ci sono collaborazioni in altri contesti e situazioni che si sono dimostrate proficue per la collettività. Siamo pronti a confrontarci lealmente per il bene di Firenze e nell’interesse della Città metropolitana, in prospettiva delle Regionali del 2025, senza ovviamente rinunciare ai nostri temi. Annunciamo quindi l’appoggio a Sara, senza tatticismi e baratti, e ci auguriamo che tutte le forze di centrosinistra che si sono confrontate al primo turno facciano altrettanto”. Poi l’affondo: “Schmidt è il candidato delle forze di Destra che malgovernano il Paese e ad oggi non stanno portando avanti ciò che hanno promesso ed hanno messo la nostra città nel mirino – conclude -. La risposta democratica di Firenze sarà un segnale per tutta l’Italia». “Apprezzo la coerenza di Lorenzo Masi per aver riconosciuto il campo in cui schierarsi contro la peggior destra di sempre – dice in una nota Funaro – e lo ringrazio per aver dichiarato la volontà di sostenermi al ballottaggio. E ringrazio anche tutte e tutti quelli che in queste ore stanno esprimendo il loro supporto alla mia candidatura”.
Quanto a Italia Viva l’unica certezza è il voto a favore di Funaro da parte di Stefania Saccardi (7,29%) e la libertà di scelta lasciata ai renziani dagli organismi (?) del partito. Qui gli esperti di politica ancora si arrovellano nel tentativo di capire quale sia stata in questa occasione “la mossa del cavallo” di Iv perché francamente nessuno l’ha capita.