Partirà da San Miniato al Monte e si concluderà in piazza Indipendenza. L’iniziativa, organizzata dalla Comunità dell’Isolotto, vedrà anche la partecipazione di Padre Bernardo Gianni
Una camminata da San Miniato al Monte fino a piazza Indipendenza in solidarietà ai lavoratori dell’ex Gkn in sciopero della fame da più di una settimana. Si chiama “Lavoro e futuro, camminiamo insieme per non stare fermi”, l’iniziativa che si svolgerà venerdì 14 giugno dalle 17.30 organizzata dalla Comunità dell’Isolotto e dalla Comunità delle Piagge con la partecipazione di padre Bernardo Gianni e di altre espressioni della chiesa fiorentina e della cittadinanza.
La camminata si concluderà in piazza Indipendenza, nel luogo in cui da giorni sono in sciopero della fame i lavoratori dell’ex stabilimento di Campi Bisenzio. Nell’invito all’iniziativa si legge: “Camminiamo insieme – spiegano i lavoratori ex Gkn – perché quello che accade ai lavoratori e alle lavoratrici della ex Gkn riguarda tutta la città e il territorio, riguarda il modo in cui si intende il lavoro, il rapporto con la natura e il futuro. Camminiamo insieme da San Miniato a piazza Indipendenza perché quello che accade ai lavoratori e alle lavoratrici della ex Gkn non resti nel silenzio, nell’indifferenza, nell’immobilismo”. Si esprime poi preoccupazione “per lo scorrere dei giorni che mette ancor più alla prova quei lavoratori che stanno facendo lo sciopero della fame a supporto di una vertenza collettiva che va avanti da oltre 34 mesi”. Una camminata, è stato ribadito, “per sostenere la richiesta che vengano pagati gli stipendi (sono senza stipendi da cinque mesi) e per chiedere alle istituzioni e a tutti i soggetti del territorio coinvolti di dare concretezza alla richiesta di legge regionale, al progetto di reindustrializzazione, all’azionariato popolare”.
Intanto il Governatore toscano Eugenio Giani ha scritto al Governo per sollecitare l’attenzione sulla ex Gkn ora Qf Spa. Nella lettera a ministri e sottosegretari del Mimit e del Ministero del Lavoro, Giani richiama “un’azione decisa e urgente per superare l’attuale situazione di incertezza nella quale versano da troppo tempo i lavoratori di Qf”. I 140 dipendenti rimasti in forza a Qf sono privi di stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da sei mesi. C’è una procedura ordinata dal Tribunale di Firenze, ovvero la legge 234 del 2021, cosiddetto ‘Decreto Orlando’, che non è stata applicata dall’azienda e che costituisce lo strumento per attivare l’unico ammortizzatore sociale attualmente disponibile, oltre a prevedere anche azioni per la reindustrializzazione. Nella lettera il presidente chiede al Governo di valutare un intervento normativo “anche in deroga alle norme vigenti” per “rendere possibile il commissariamento della società”. Unica misura che allo stato attuale consentirebbe di “superare l’attuale situazione di stallo e far cessare condotte di mancato rispetto delle leggi nazionali in materia”.