Bisognerà attendere quindici giorni per sapere chi sarà il nuovo sindaco di Firenze. Pd al 30,1%, Fratelli d’Italia al 13,15%. Un punto percentuale divide Saccardi da Del Re. Bene Palagi (SPC) che prende il 5,45% e quasi10mila voti
Bisognerà aspettare quindici per sapere chi sarò il nuovo sindaco di Firenze. Quindici giorni che casualmente, ma qualcuno addirittura sostiene che in qualche modo potrebbe anche essere un segno del destino, che cadranno proprio a ridosso di San Giovanni, festa del patrono cittadino: domenica 23 e lunedì 24 giugno. Ballottaggio dunque con Sara Funaro (centrosinistra) al 43.1% delle preferenze ed Eike Schmidt (centrodestra) che invece si ferma al 32.9% più che sufficiente ad andare al secondo turno. Stefania Saccardi (13186) si ferma al 7,21% delle preferenze. Conquista il 6.21% (11.240) la Firenze Democratica di Cecilia Del Re.
Molto bene si è anche comportata la lista tutta di sinistra formata da Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale con il suo candidato sindaco Dmitrij Palagi che ha saputo convogliare su di sé 9.868 preferenze corrispondenti al 5,45% dei consensi. Il Movimento Cinque stelle con Lorenzo Masi si ferma a 6.068 voti (3,5%). Delusione per tutti gli altri e specialmente per Ri-Bella Firenze, la civica nata dall’esperienza del Comitato Vitabilità del Campo di Marte, che si aspettava vista anche la squillante campagna elettorale del suo candidato sindaco Francesca Marrazza di ottenere un bel po’ di suffragi in più. Alla fine i voti riportati sono stati 1.004 con una percentuale dello 0,55%: troppo poco per conquistare uno scranno in consiglio comunaled. Dispersi tutti gli altri: da Francesco Zini (Firenze Cambia), ad Andrea Asciuti e ad Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce). Tutti insieme raggiungono l’1,10% con il quale non si va da nessuna parte: né da soli e neppure in compagnia.
Facendo un punto su liste e partiti sulla scheda, per quanto riguarda il centrosinistra è il Pd nonostante tutto, e nonostante le critiche anche feroci qualche volta sentite nelle convulse giornate di campagna elettorale e pure girando fra i quartieri della città, a prevalere sulla coalizione con 51.617 preferenze, prendendo il 30,04%. Raccoglie il 6% la lista Sara Funaro Sindaca (10.581), mentre Alleanza Verdi e Sinistra è al 5.4 (9.282) confermando il trend positivo già riscontrato alle Europee. Per quanto riguarda il centrodestra, il simbolo di Fratelli d’Italia ottiene il 13.15% delle preferenze e quasi 22.600 voti). Poi c’è la lista Eike Schmidt Sindaco, che raccoglie alla fine oltre il 9,58% e circa oltre 16mila voti ma qui la differenza è stata quel Paolo Bambagioni, già consigliere regionale Pd passato armi e bagagli dall’altra parte della barricata. Più staccate Lega e Forza Italia, che raggranellano rispettivamente il 5% (8.695) e il 4,23 (7263) % dei voti.
“Abbiamo visto che la candidatura civica funziona, il nostro appello adesso è quello di concentrarsi sui programmi». Lo ha affermato Eike Schmidt, candidato sindaco di Firenze col sostegno del centrodestra, intervenendo al suo comitato elettorale in viale Gramsci. L’ex direttore degli Uffizi a proposito di eventuali accordi con altre liste o movimenti in vista del secondo turno di ballottaggio ha aggiunto: “Io cerco di convincere i fiorentini e non altre forze politiche. Se qualche altra forza volesse parlare con noi, siamo chiaramente aperti al dialogo. La questione fondamentale è che 10 punti, in questo momento, a metà dei seggi contati”, si possono recuperare, “è successo più volte in Toscana”.
Da domani la sfida è tra di noi e la destra, lo abbiamo sempre detto e sostenuto. Tra il centrosinistra col nostro programma, la nostra visione di città, i nostri valori e identità e la destra, la peggior destra che stiamo vedendo ormai da troppo tempo – sottolinea Funaro – Non bisogna dare niente per scontato, fare un appello a tutti i fiorentini e iniziare di nuovo a girare strada per strada. La sfida è molto chiara tra il candidato della destra Schmidt e la possibilità di avere la prima sindaca di Firenze del centrosinistra. Penso che Firenze possa essere pronta».