Per l’ex direttore degli Uffizi lo “Scudo verde è insensato, poteva essere pensato solo nei salotti della sinistra”. Quanto alla tramvia “serve, ma va rivista e dove possibile deve passare sotto terra”
Tour elettorale a Campo di Marte e in viale Europa questa mattina per il candidato sindaco del centrodestra Eike Schmidt letteralmente circondato dai cittadini che gli hanno rivolto domande e proposte. Naturalmente battuto il tema della sicurezza con i residenti alle prese con spaccio, furti e degrado. “Servono più telecamere, sempre ‘doppie’ e una della coppia sempre nascosta, così da scovare i malviventi” ribatte l’ex direttore degli Uffizi che proprio sull’utilizzo delle guardie giurate armate aveva avuto un durissimo scontro con il sindaco Nardella all’indomani dei vandalismi a cui erano stati sottoposti i muri esterni del celebre museo fiorentino, in particolare sulle colonne del Vasariano.
Schmidt si dirige poi in piazza Fardella, tra la scuola Dino Compagni e via Lungo l’Affrico. Anche qui lo attorniano cittadini curiosi di sapere quale sarà la sua ricetta amministrativa in caso di vittoria. Infine la tappa alla gelateria Badiani di Viale dei Mille per concludere la passeggiata in piazza delle Cure. Due battute al volo, la prima sullo scudo verde e la secondo sulla tramvia. “Lo scudo verde – attacca – è insensato, poteva essere pensato solo nei salotti della sinistra buonista, dove pensano che ogni anno un cittadino possa permettersi una Tesla nuova. Alla fine sarà un altro modo per fare cassa sui fiorentini perché chi non potrà permettersi un’auto nuova finirà per pagare le sanzioni”.
Quanto alla tramvia, con una mezza giravolta, dice che “serve, ma va rivista” e aggiunge anche raggiungendo il viale Europa che “In questo tratto, e dove possibile, deve passare sotto terra. Il trasporto collettivo serve, questo è chiaro, ma non in questo modo. Con la tramvia nel centro del viale (Europa ma anche dei Mille ndr) la strada sarebbe fortemente ristretta, creando grossi problemi di ordine pubblico, per esempio per il transito di ambulanze e vigili del fuoco e si dovrebbero tagliare molti alberi”. E a una signora che ribatte che “Governare una città non è però come guidare gli Uffizi” lui tranquillo ribatte con una frecciatina al veleno sempre contro Nardella “Nemmeno suonare il violino lo è”, salvo poi aggiungere: “L’alternanza fa bene alla democrazia, mettetemi alla prova“.
Insieme a lui Giovanni Gandolfo e Alessandro Draghi (FdI), mentre per la Lega era presente Alessio Di Giulio capogruppo del Carroccio al Quartiere 3, recentemente condannato per istigazione all’odio razziale ma difeso dal partito di Salvini, che adesso potrebbe tentare di arrivare sugli scranni di Palazzo Vecchio.