L’opera d’arte spontanea realizzata dall’associazione “Non una di meno” che accusa: “Questo atto è l’ennesimo tentativo di invisibilizzare questo fenomeno e di silenziare le donne”
Vandalizzata in piazza SS. Annunziata l’opera d’arte spontanea contro la violenza sulle donne, realizzata nel corso delle manifestazioni che si sono tenute ogni 8 del mese. Ignoti nella notte hanno strappato molti fazzoletti fucsia e hanno rotto alcuni dei tanti lucchetti. Imbrattata con la vernice anche la targa che spiega il senso dell’installazione.
«Hanno calpestato un monumento alla memoria – racconta l’associazione Non una di meno, realizzatrice dell’installazione spontanea – È memoria viva. Atto di cura. Monito. Accusa. Gesto condiviso. Rito di sorellanza. Come Non Una di Meno Firenze, riteniamo che questo atto sia esso stesso espressione della violenza sulle donne, l’ennesimo tentativo di invisibilizzare questo fenomeno e di silenziare le donne e le soggettività che stanno lottando contro la violenza patriarcale».
Come risposta Non Una di Meno ha convocato un nuovo presidio dalle 19.30 in Piazza Santissima Annunziata per oggi, 8 maggio, «per prenderci cura insieme di questo presidio di memoria, ponendo lucchetti e pañuelos simbolo dei femminicidi avvenuti». «Non diteci che è solo una coincidenza che sia stato fatto pochi giorni dopo che in parlamento si dà il via libera all’ingresso dei gruppi anti-scelta nei consultori, perché la donna torni al suo ruolo di madre e moglie – sottolineano ancora – Con rabbia e con amore torneremo a dare vita al nostro rito di sorellanza. Vogliamo rispondere a questo tentativo di intimidazione con più partecipazione possibile, non possiamo superarla in silenzio ma reagiamo con rabbia contro chi, oltre a fare uno spregio al nostro attivismo, compie un atto inaccettabile e simbolicamente sprezzante verso tutte quelle donne che hanno perso la vita a causa di un uomo violento».