Torna il degrado in via de’ Coverelli fra bottiglie vuote abbandonate, rifiuti di cibo sparsi per i gradini e ragazzi che tranquillamente orinano sui muri
E adesso ci mancava soltanto il parrucchiere africano all’aperto sul sagrato. Nella discesa agli inferi che da qualche settimana sta stornando a interessare la Basilica di Santi Spirito questo nuovo tassello ancora non era stato ancora preso in considerazione,. Già perché come mostra inequivocabilmente la foto che proponiamo ormai sul sagrato del luogo sacro opera del Brunelleschi si può fare praticamente di tutto: orinare ai muri e vomitarci contro, insozzare portoni e muri con scritte oscene oppure blasfeme, abbandonare rifiuti di cibo o bottiglie vuote servire a far sballare la malamovida e ora anche il barbiere straniero (in questo caso donna) che senza particolari problemi e fregandosene altamente di ciò che la circonda provvede a “tosare” l’amico o il compagno (non è chiaro questo) probabilmente ripetendo un’usanza normale nella comunità da cui provengono. Peccato che qui però non si sia in Africa e che la Basilica di Santo Spirito meriterebbe un rispetto maggiore di quello che le viene normalmente riservato anche se va detto che alcuni fenomeno di degrado particolarmente odiosi sono tornati a farsi vivi appunto da poco tempo.
Intanto i residenti sempre più infuriati continuano ad immortalare di spalle i ragazzi che tranquillamente vanno a espletare i propri bisogni in via de’ Coverelli e continuano anche a inviare le foto a Comune e Polizie Municipale. E tornano con forza a chiedere l’installazione di una cancellata.