Il sindaco di Firenze rompe gli indugi e annuncia via Instagram la candidatura alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Si troverà di fronte, oltre alla segretaria Elly Schlein, Nicola Zingaretti e Antonio Mazzeo
Il dado è tratto, anche per Dario Nardella che rompendo gli indugi ieri ha annunciato che correrà l’8 e il 9 giugno per le elezioni che dovranno dare un volto nuovo al Parlamento Europeo. Circoscrizione non facile la sua, quella Centrale, dove si troverà di fronte la maggior parte dei big Dem compresa la segretaria Elly Schlein che con una decisione discutibile e in parte incomprensibile ha scelto anche lei di candidarsi dappertutto (escluse le isole), salvo poi un attimo dopo sottolineare che non lascerà mai Roma perché deve continuare a offrire una opposizione strenua al Governo meloni.
Il sindaco di Firenze ha dato l’annuncio ieri via social. “È ufficiale, sono stato candidato dal PD al Parlamento Europeo – ha scritto su Instagram -per le elezioni dell’8 e 9 giugno, nella circoscrizione Italia Centrale (Lazio Marche Toscana Umbria). E lo faccio nell’unico modo che conosco: tra le persone e con le persone. In generale i sindaci possono portare un valore aggiunto nelle liste del Pd al Parlamento Europeo, che a volte i cittadini percepiscono un po’ lontano dalla concretezza dei problemi quotidiane. Dalle città rinasce l’Europa. Grazie a Elly Schlein e al mio partito per la fiducia”.
Nardella si troverà a guerreggiare con Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Marco Tarquinio, Beatrice Covassi, Daniela Rondinelli, Matteo Ricci, Umberto Insolera, Alessia Morani, Marco Pacciotti e Antonio Mazzeo attuale presidente del Consiglio Regionale della Toscana, pisano, che potrebbe potenzialmente togliergli un bel po’ di preferenze. “Mi piacerebbe candidarmi alle Europee, non lo nascondo – aveva detto in queste settimane Nardella – Mi sono messo a disposizione del mio partito che dovrà poi decidere per tutti”. Adesso la decisione dal Nazareno è arrivata e il primo cittadino fiorentino è ufficialmente in corsa. Una sfida che ricorda molto da vicino quella di Leonardo Domenici, sindaco anche lui per dieci anni dal 1999 al 2009 che poi volò a Bruxelles sull’onda di ben 103mila voti di preferenza. Il prossimo step di Nardella saranno ovviamente il disbrigo degli ultimi atti in Consiglio (anche se va detto che in aula si è visto pochissimo): già oggi l’ultima seduta ordinaria e poi il 29 la riunione straordinaria che chiuderà ufficialmente la “legislatura” con una delibera collegata al bilancio. Quindi la campagna elettorale europea, frenetica, ma anche esaltante.