Le reazioni del mondo associazionistico e istituzionale alla nomina di don Gherardo Gambelli ad Arcivescovo di Firenze. “L’attenzione agli ultimi, ai più poveri, ai più fragili tesoro prezioso per la Chiesa”
Cinquantacinque anni, il nuovo arcivescovo di Firenze don Gherardo Gambelli è tornato nel capoluogo di regione a marzo 2023 dopo essere stato per 13 anni missionario in Africa a N’Djamena dove svolge dal 2011 al 2017, con i seguenti incarichi: parroco di Sainte Joséphine Bakhita d’Atrone 1 a N’Djamena, docente di Sacra Scrittura nel Seminario Maggiore Nazionale St Luc de Bakara; responsabile diocesano della pastorale vocazionale e segretario della Commissione episcopale per le vocazioni; membro del Collegio dei Consultori (2013-2016), cappellano del carcere di N’Djamena.
Nel 2018 viene eretto dalla Santa Sede il Vicariato Apostolico di Mongo e a don Gambelli viene chiesto di accompagnare la nascita di questa nuova Chiesa locale, Resterà a Mongo fino al 2022, parroco della Cattedrale di St. Ignace a Mongo; responsabile della pastorale giovanile diocesana; cappellano del carcere di Mongo; Vicario generale dal 2019 al 2022. Il Primo marzo 2023 rientra a Firenze e viene nominato parroco della Madonna della Tosse, vice-direttore spirituale del Seminario Maggiore Arcivescovile Fiorentino, cappellano del Carcere di Sollicciano: incarichi che ricopriva fino al momento della sua nomina ad Arcivescovo di Firenze.
Ecco il benvenuto del mondo associazionistico e istituzionale fiorentino: “Accogliamo con gioia la notizia della nomina di don Gherardo Gambelli ad arcivescovo di Firenze – dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina.Da fiorentino conosce bene il territorio e i bisogni della sua gente ma anche le risorse e le opportunità che offre, lo spirito di fratellanza e di solidarietà che anima i fiorentini. Da missionario ha potuto conoscere da vicino le sofferenze degli ultimi ma anche l’amore di chi si dedica la propria vita al bene degli altri”. Per Serena Vavolo, Presidente di Confartigianato Imprese “È una giornata importante per Firenze. La storia della Chiesa, di quella fiorentina in particolare, è intrecciata con l’artigianato autentico, come ci ha ricordato anche il Papa nell’udienza del febbraio scorso”.
“Il lungo periodo trascorso come missionario in Ciad, l’esperienza come cappellano del carcere di Sollicciano – sottolinea Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas Firenze – lo hanno avvicinato ancora di più agli ultimi e ai bisognosi, a quello spirito di carità che è anche il faro della nostra azione quotidiana a servizio delle persone che vivono in condizione di povertà, solitudine, disagio sociale, che sono svantaggiate, detenute o emarginate”. Mentre Giacomo Martelli presidente di Acli Toscana sottolinea che Gambelli “Avrà di fronte importanti impegni, ma siamo sicuri che da parroco missionario saprà essere vicino a tutta la comunità fiorentina in ogni circostanza e aiutarla ad affrontare le sfide che si porranno davanti, anche insieme alle associazioni, cattoliche e non, impegnate nella solidarietà e nella difesa dei diritti dei cittadini”.
“Do il benvenuto e auguro buon lavoro a Gherardo Gambelli, persona di grande sensibilità e levatura, con il quale spero in queste settimane di poter già collaborare”. Così l’assessore a Welfare del Comune Sara. Nell’occasione Funaro ha voluto ringraziare il cardinale Giuseppe Betori per il lavoro svolto a Firenze. “L’esperienza religiosa di Gambelli al fianco delle persone fragili e vulnerabili – ha aggiunto Funaro – ben si adatta alla forte anima solidale della nostra comunità e con l’operato della nostra amministrazione, impegnata in prima fila ad aiutare i cittadini più in difficoltà e che hanno più bisogno”.
Infine il Governatore toscano Eugenio Giani che sottolinea come 40 anni dopo Silvano Piovanelli arrivi un toscano alla guida della Chiesa fiorentina. “significativo il fatto –ha aggiunto – che il nuovo arcivescovo sia un missionario, la cui sua esperienza di fede è maturata in Africa, in Ciad; lo spirito missionario, l’attenzione agli ultimi, ai più poveri, ai più fragili, saranno, ha evidenziato il presidente, un tesoro prezioso per la Chiesa, ma anche un grande dono per tutta la comunità fiorentina e toscana. Nel formulargli l’augurio di buon lavoro il presidente ha espresso anche la certezza che ci saranno tante occasioni di collaborazione nell’interesse della comunità fiorentina e toscana”.