Ancora due bruttissime storie di violenza che hanno avuto come protagonista una donna a Grassina e a Firenze: in entrambi i casi maltrattamenti e aggressioni andavano avanti da molto tempo
Ancora due bruttissime storie di maltrattamenti, lesioni e violenza nei confronti di donne. La prima risale all’8 aprile quando i Carabinieri della Compagnia Firenze Oltrarno hanno tratto in arresto un italiano di 44 anni , per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. In particolare la pattuglia della Stazione di Grassina, nel pomeriggio era intervenuta nella frazione del comune di Bagno a Ripoli per una lite tra conviventi. Giunti sul posto i militari constatavano che la donna aveva visibili arrossamenti sul collo ed all’altezza dello zigomo intuendo che poteva essere stata vittima di un’aggressione. E così era effettivamente accaduto perché i successivi accertamenti hanno consentito di ricostruire quanto era da poco avvenuto, una lite che aveva coinvolto i due conviventi durante la quale l’uomo aveva sferrato un pugno al volto della donna tentando poi di strangolarla e desistendo successivamente dal proprio intento. La vittima, dopo essere riuscita ad allontanarsi, ha contattato il 112 chiedendo aiuto. Dalla ricostruzione dei passati mesi è poi emerso che in diverse occasioni si erano ripetute condotte di tale natura nell’arco degli ultimi due mesi, motivo per cui la vittima, che presentava anche una rottura del quinto metacarpo di una mano, conseguenza di una lite del mese scorso, aveva ormai timore per la sua incolumità. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, tradotto a Sollicciano, dove attenderà l’udienza di convalida e il successivo processo. La donna è stata soccorsa dagli operatori del 118 e in attuazione del codice rosa, è stata portata di Ponte a Niccheri per svolgere le visite di controllo.
Maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona sono invece i reati dei quali dovrà rispondere un albanese di 41 anni residente in Italia. L’uomo, a seguito di una furibonda lite, avrebbe aggredito e legato al letto con una fune la convivente per impedirle di uscire di casa durante la sua assenza. La vicenda è accaduta nel tardo pomeriggio dell’8 aprile. Per essere sicuro che non potesse allontanarsi o fuggire, le aveva anche tolto le chiavi di casa. La ragazza però era riuscita a sciogliersi e a scappare calandosi da una finestra dell’appartamento al piano rialzato arrivando per strada dove ha trovato dei passanti che le hanno prestato soccorso, accompagnandola dai Carabinieri della stazione di Legnaia. Qui la ragazza ha raccontato quanto accaduto, specificando che in passato, nell’arco dell’ultimo anno, vi erano stati altri episodi di aggressioni, causati della gelosia dell’uomo. Durante la successiva perquisizione svolta dai militari dell’Arma è stata rinvenuta, nell’abitazione dell’indagato, una fune, probabilmente la stessa utilizzata per legare la ragazza, a conferma di quanto sarebbe avvenuto nel pomeriggio. L’uomo è stato quindi arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, tradotto presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, dove attenderà l’udienza di convalida e il successivo processo. Anche per la ragazza è stato attuato il codice rosa.