Approvato in Consiglio un ordine del giorno di Luca Santarelli per allestire aree ad hoc (all’aperto o al chiuso). Draghi (FdI) chiede che gli animali da compagnia possano essere tumulati nelle tombe di famiglia
In un prossimo futuro nei musei fiorentini potrebbero essere allestite aree ad hoc per gli animali da compagnia. Lo prevede un ordine del giorno collegato al Bilancio, presentato da Luca Santarelli, capogruppo della lista civica Nardella che invita Sindaco e Giunta a prevedere zone specifiche a pagamento, con aree verdi all’aperto o spazi idonei al chiuso, in cui lasciare in custodia gli animali quando cittadini e turisti si recano in visita a Firenze e, in particolare, a visitare i musei.
“La mia proposta – spiega Santarelli – intende andare incontro alle famiglie italiane. Il 65% di queste, infatti, vive con almeno un animale domestico. Da un censimento son ben 65 milioni i ‘pet’ nelle famiglie italiane. La Toscana ha avviato un progetto denominato Toscana Pet Friendly, per rispondere con innovazione alla crescente domanda dei turisti che viaggiano con i loro animali domestici cercando di facilitare gli spostamenti delle famiglie. Tra l’altro, sono molti i turisti che arrivano nella nostra città accompagnati da un animale domestico. Al momento gli animali, seppur cani di piccola taglia, non sono ammessi né ai musei della nostra città che ai luoghi storico/artistici. L’atto approvato invita sindaco e giunta a considerare di creare aree ad hoc, spazi prenotabili a pagamento all’aperto con aree verdi o spazi idonei al chiuso che possano ospitare fino ad un massimo di 15 animali, lasciati in sicurezza con personale adeguato, per permettere a turisti o semplici visitatori di visitare i musei della nostra città”.
Ma le aree ad hoc per lasciare cani e gatti quando si è in visita alla città oppure a un museo è soltanto l’ultimo atto in ordine di tempo che riguarda gli animali da compagnia. E Firenze come è noto è una città molto sensibile a questa tematica tanto che al 31 dicembre 2021 sulle rive dell’Arno si contavano quasi 33mila cani iscritti alla anagrafe prevista. Sempre in queste ore Alessandro Draghi, capogruppo di FdI in Consiglio, ha rivolto una richiesta per consentire la sepoltura degli animali domestici nei cimiteri comunali, magari proprio nelle tombe dei padroni ai quali sono rimasti per sempre fedeli. Ad oggi infatti in Toscana non esiste una legge che consenta, come avviene in altre regioni, la possibilità di tumulare il proprio animale d’affezione all’interno della tomba di famiglia o del proprio loculo. Nella sua risoluzione, che deve ancora passare al vaglio della commissione competente e in ultimo del Consiglio anche se a questo punto i tempi di approvazione sono risicatissimi proprio perché mercoledì 10 aprile è in programma l’ultima seduta di questa consiliatura prima dello stop per le amministrative, Draghi premettendo che «nei cimiteri fiorentini non è consentita la sepoltura o tumulazione di animali di compagnia» e che «tuttavia in molti cimiteri lombardi e liguri questa possibilità è permessa già da diversi anni» e ricordando che «molti cittadini siano interessati a procedere con la sepoltura del proprio animale da compagnia a fianco del parente con cui hanno vissuto una vita insieme» invita il sindaco ad operarsi per cambiare le cose. E cioè farsi carico presso la Regione Toscana affinché chieda di “legiferare, come hanno fatto la Regione Liguria e Lombardia, in materia di sepoltura degli animali d’affezione all’interno dei cimiteri comunali» e quindi a «promuovere la modifica, conseguentemente al Regolamento di Polizia Mortuaria».