Disavventura a lieto fine per un’anziana che aveva consegnato gioielli e denaro a un sedicente militare dell’Arma per far evitare la galera alla figlia coinvolta in un incidente inesistente
Sta assumendo sempre di più i contorni di una vera e propria guerra quella tra le forze dell’ordine, impegnate ad assicurare alla giustizia gli autori di raggiri nei confronti degli anziani e gli stessi truffatori che sembrano in questo momento aver preso di mira Firenze e la sua provincia. E’ di qualche giorno fa il caso del giovane pizzicato dalla Polfer alla Stazione di Santa Maria Novella con i gioielli appena sottratti a un’anziana infilati negli slip. Adesso la Polizia di Stato ha recuperato a Sesto Fiorentino oltre 25.000 euro di gioielli che, senza pensarci due volte, una donna di 90 anni aveva appena consegnato ad un falso carabiniere, pensando così di riuscire a far evitare la galera alla figlia. Proprio in questi giorni il Questore Maurizio Auriemma aveva disposto mirati servizi di prevenzione e contrasto ai reati predatori affiancando alle volanti e alle pattuglie i Falchi della Squadra Mobile pronti ad entrare in azione in centro, in periferia e in tutto l’hinterland del capoluogo toscano. Così nel primo pomeriggio di ieri l’operazione “Case Sicure” della Questura ha portato all’arresto di due giovani di origine campana di 19 e 28 anni, accusati in concorso tra loro di una truffa aggravata ad un’anziana a Sesto Fiorentino.
Utilizzando un copione ormai solidamente collaudato, secondo la ricostruzione dagli investigatori di via Zara, la truffa avrebbe preso il via con una telefonata sulla linea fissa dell’abitazione della vittima. Questa volta il truffatore di turno si sarebbe presentato come maresciallo dell’Arma, invitando figlia e genero dell’anziana ad uscire di casa per andare a ritirare in centro a Firenze delle importanti quanto riservate notifiche giudiziarie. Una volta lasciata sola la donna, è partita la seconda fase del raggiro. Trascorso qualche minuto, ecco squillare nuovamente il telefono dell’abitazione: dall’altra parte della cornetta ancora il fantomatico carabiniere che puntualmente avrebbe informato la 90enne che la figlia avrebbe investito una persona sulla strada per Firenze, rischiando quindi la galera se l’assicurazione della controparte non fosse stata immediatamente risarcita, in contanti o anche con gioielli preziosi. Presa ovviamente in contropiede, l’anziana si sarebbe subito data da fare per racimolare la somma di denaro richiesta per salvare la figlia dal carcere. Così, mentre quest’ultima stava aspettando in zona Stazione, una gazzella dei Carabinieri che ovviamente non è mai arrivata, la madre, impegnata costantemente al telefono, avrebbe aperto la porta ad un altro falso carabiniere che si sarebbe fatto consegnare bracciali, collane, orecchini, anelli e orologi d’oro, fino a svuotare completamente la cassaforte della padrona di casa la quale avrebbe anche aggiunto la somma di circa 3000 euro in contanti.
Il giovane truffatore, con lo zainetto visibilmente pieno in spalla, si sarebbe congedato pronto a raggiungere un secondo uomo al volante di un’auto parcheggiata in strada nei pressi dell’abitazione dell’anziana. Ma qui lui e il presunto complice si sono ritrovati circondati dai Falchi della Squadra Mobile, nel frattempo avvisati, che li hanno subito bloccati restituendo il maltolto all’anziana derubata.