I malviventi sono stati catturati all’interno di una casa nel rione di Legnaia dove è stata recuperata anche parte della refurtiva
Sarebbero gli autori di almeno undici colpi, tra tentati e riusciti, messi a segno tra Greve in Chianti, San Casciano e la provincia di Siena durante il mese di gennaio di quest’anno. Si tratta di tre cittadini albanesi, senza fissa dimora, di età tra i 25 e i 30 anni, che sono stati bloccati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze i quali hanno fatto irruzione in un’abitazione nel quartiere di Legnaia utilizzata dal trio come base per la preparazione dei furti.
Le indagini, sia tradizionali che tecniche, hanno preso il via dalla denuncia di un furto in abitazione sporta da una donna residente a Greve in Chianti agli inizi di gennaio. Le attività hanno permesso di ricollegare i presunti autori di tale furto a tantissimi altri episodi delittuosi, per i quali i malviventi erano soliti utilizzare una berlina di grossa cilindrata in grado di poter assicurare loro una facile fuga da eventuali controlli di polizia dopo aver depredato le abitazioni oggetto dei raid. Gli esecutori materiali venivano condotti dall’autista in strade isolate e con quest’ultimo si mantenevano in costante contatto così da poter sapere immediatamente dell’eventuale arrivo di pattuglie delle Forze di Polizia. I soggetti si procuravano poi l’ingresso nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, arrecando gravissimi danni alle abitazioni stesse mediante arnesi atti allo scasso (martelli di grosso calibro, smerigliatrici, scalpelli e piedi di porco), tutti recuperati al momento del fermo. Gli indagati, come già detto in precedenza, sono stati sorpresi e fermati dai militari all’interno di un’abitazione a Firenze mentre dormivano, ignari delle operazioni in corso.
Durante la cattura, è stata recuperata gran parte della refurtiva accumulata illecitamente dagli indagati nel corso dei furti messi a segno durante la giornata del 30 gennaio u.s. nei comuni di Greve in Chianti (FI) e San Casciano Val di Pesa (FI), consistente in gioielli in oro e pietre preziose. Sequestrate anche due autovetture in uso agli indagati, di cui una di grossa cilindrata. I soggetti fermati, di cui soltanto uno incensurato, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano. I provvedimenti di fermo sono stati convalidati dell’Autorità Giudiziaria. La posizione delle persone fermate è, comunque, al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e le stesse, per le quali vige il principio della presunzione di innocenza, sebbene gravate da gravi indizi di colpevolezza, non possono essere considerate colpevoli sino alla condanna definitiva.