L’iniziativa della Fondazione Circolo Rosselli. L’opuscolo ‘Matteotti per Noi’ è stato realizzato da ragazzi con bisogni educativi speciali dell’Iss Salvemini-Duca D’Aosta
In occasione dei 100 anni dalla morte, la Fondazione Circolo Rosselli di Firenze presenta un comics con all’interno 11 fumetti (e altrettante didascalie) che scandiscono la vita di Matteotti. Una delle particolarità è che i fumetti sono realizzati da ragazzi con bisogni educativi speciali dell’Iss Salvemini-Duca D’Aosta.
L’opuscolo. Dal titolo ‘Matteotti per Noi’, è realizzato con il contributo della struttura di missione ‘Anniversari nazionali’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La biografia illustrata di Giacomo Matteotti è stata realizzata dagli studenti HiromiaChua, Francesco Ramieri e Guelfo Bartolomeo De Nuzzo, che fanno parte del gruppo inclusione (Gli) del Salvemini Duca D’Aosta, coordinati dai docenti Amelia Pugliano e Gennaro Di Niola, con la supervisione della professoressa Francesca Tramonti. Il lavoro è stato coordinato anche dal dirigente scolastico del Salvemini Duca D’Aosta Luca Stefani. La prima fase di realizzazione di questo progetto è coincisa con la lettura della biografia di Giacomo Matteotti nei confronti della quale gli studenti hanno, da subito, mostrato grande interesse. La fase di realizzazione dei disegni e delle relative didascalie esplicative è stata svolta in piena autonomia dai ragazzi con la supervisione degli insegnanti.
La prima immagine racconta dell’infanzia di Matteotti. Si legge nella didascalia: “Il Polesine si trova nella regione del Veneto meridionale. Tale area, agli inizi del Novecento, era popolata da contadini poveri e sfruttati dai proprietari terrieri. Si trattava di una zona povera con un alto tasso di analfabetismo e da dove è partita una forte migrazione verso gli Stati Uniti. I contadini non avevano né la forza fisica né quella economica per ribellarsi e non erano consapevoli dei loro diritti. Per questo lavoravano per molte ore al giorno per un misero salario”. C’è poi il fumetto sulla casa dove è nato Matteotti: “In questa casa, a Fratta Polesine, nasce il 22 maggio del 1885 Giacomo Matteotti – si legge nella didascalia -. Si tratta di un edificio elegante e circondato da un grande parco. La famiglia Matteotti era piuttosto ricca e poteva permettersi di abitare in una dimora grande e con molte stanze non lontano dal centro del paese”. I fumetti raccontano della laurea in giurisprudenza di Matteotti, dell’incontro con la compagna della sua vita, Velia Titta, del suo impegno in Parlamento con il Partito Socialista dove, si legge, “terrà molti discorsi forti ed energetici tanto che verrà soprannominato ‘tempesta’ dai compagni di partito”. Tuttavia “in quello stesso periodo, in Italia, inizia l’affermazione del fascismo. Mussolini crea squadre violente che picchiano i socialisti e tutti coloro che hanno un pensiero diverso. Il clima nel paese si fa sempre più teso e gli scontri più frequenti”.
C’è poi l’immagine di Matteotti alla Camera nel momento, era il 30 maggio 1924, in cui “pronuncia il suo celebre discorso alla Camera. Qui dichiara che le elezioni appena svolte dovrebbero essere annullate poiché ai seggi si sono verificati molti episodi di violenza e le squadre fasciste non hanno permesso un normale svolgimento del voto. Matteotti è consapevole del rischio che corre pronunciando queste parole”. L’epilogo è triste. Nel penultimo fumetto si trova la Lancia nera che, il 10 giugno 1924, prelevò Matteotti sul lungotevere Arnaldo da Brescia. A capo della squadra dei rapitori c’è Amerigo Dumini. Il corpo di Matteotti verrà rinvenuto il 16 agosto 1924 nella boscaglia della Quartarella. L’ultima immagine ritrae la Cappella di famiglia del cimitero di Fratta Polesine dove, si legge, “riposa il corpo di Giacomo Matteotti che ha dato la vita per difendere la libertà del proprio paese”.
“Non c’è bisogno di aspettare le leggi razziali per condannare il fascismo. Il delitto Matteotti del 1924 costituisce la delegittimazione del regime, il punto di svolta della fine della democrazia in Italia – ha affermato Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli -. La Fondazione Circolo Rosselli ha pensato di comunicare i valori che animarono Giacomo Matteotti in particolar modo alle giovani generazioni che rappresentano l’Italia di domani. Per questo abbiamo voluto realizzare e presentiamo sia ‘Matteotti per noi’ (con il contributo del Dipartimento politiche giovanili della Presidenza del Consiglio), sia il libro della professoressa Francesca Tramonti ‘L’idea dentro di me.Giacomo Matteotti per le giovani generazioni. Una proposta di didattica orientativa’, con un’appendice in inglese, spagnolo e francese, edita da Pacini”.