L’evento in occasione della mostra ‘Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali’ visitabile nel Complesso di Santa Maria Novella fino al 17 marzo
Cosa vide Galileo Galilei con il suo cannocchiale, qual è la sua eredità per la scienza contemporanea? E oggi, come possiamo osservare comete, stelle, pianeti e satelliti, con quali strumenti? Di questo, e del nuovo modo di guardare l’universo inaugurato dallo scienziato toscano, tratterà il ciclo di incontri “Da Galileo alle onde gravitazionali” che si terrà nei lunedì del 5 e 19 febbraio e del 4 marzo, sempre alle 18 (ingresso libero) presso la Biblioteca delle Oblate. Gli appuntamenti – organizzati dal Museo Galileo – intendono approfondire alcuni dei temi affrontati nella mostra Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali, visitabile a Firenze nel Complesso di Santa Maria Novella fino al 17 marzo.
Il primo appuntamento sarà lunedì 5 febbraio, nella Sala Storica Dino Campana: Il professore Agostino De Rosa, docente presso l’Università IUAV di Venezia, parlerà di “Il cielo come opera d’arte: la dimensione estetica dell’osservazione astronomica”. Il lavoro di alcuni artisti contemporanei ha assunto il cielo come una tavolozza dalle dimensioni siderali. In questa prospettiva, l’opera d’arte diventa luogo di potente risonanza della percezione umana, in cui tutti i sensi sembrano convergere verso un’esperienza ai confini del mondo secolare, dai connotati spesso spirituali.
Lunedì 19 febbraio, nella Sala Conferenze Sibilla Aleramo, sarà la volta di “In ascolto del cosmo: le onde gravitazionali e l’Astronomia Multimessaggera” con Massimo Carpinelli, Direttore di EGO-European Gravitational Observatory,introdotto da Vincenzo Napolano, Comunicatore scientifico, sempre di EGO. Il tema di discussione sarà l’ultima frontiera dell’astrofisica, ovvero l’ascolto dei flebili echi di cataclismi cosmici, come fusioni di buchi neri o stelle di neutroni, avvenuti milioni o miliardi di anni fa, che generano le onde gravitazionali, deformazioni del tessuto spazio-temporale dell’universo che ci restituiscono un’immagine più ricca e complessa del cosmo.
Infine, lunedì 4 marzo, ancora nella Sala Conferenze Sibilla Aleramo, Massimo Bucciantini affronterà il tema “Il tempo della modernità: Galileo multitasking”. Galileo è il protagonista di un viaggio “per l’alto mare aperto” che fa a pezzi ogni idea di continuità con il passato. La conferenza affronterà il tema della sua radicalità: una radicalità di pensiero e d’immaginazione che apre un momento epocale nella storia dell’umanità.
Il ciclo di incontri è organizzato in occasione della mostra ‘Splendori celesti. L’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali’, inaugurata a dicembre nel Complesso di Santa Maria Novella (Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Prenotazione consigliata: info@museogalileo.it, 055 265311).