I due episodi avvennero la scorsa estate in via Verdi e in via dei Pilastri. Determinante per le indagini l’attenzione di un investigatore della Mobile che, libero dal servizio, ha riconosciuto uno dei sospetti ad una fermata dell’autobus a Novoli
La scorsa estate avrebbe aggredito due uomini in centro a scopo di rapina in concorso con un’altra persona. Per questo un 23enne di origine brasiliana è stato arrestato dalla Polizia che ha eseguito nei suoi confronti un’ordinanza custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra le 3.40 e le 4.00 del mattino del 25 agosto, il Centro storico fiorentino fu teatro di due aggressioni a scopo di rapina.
La prima vittima – un uomo fiorentino – si risveglio addirittura al Pronto Soccorso di Santa Maria Nuova senza portafogli e telefono, dopo essere stato colpito con un violento pugno al volto, perdendo quindi i sensi. La vicenda avrebbe avuto inizio con una mera richiesta di denaro in strada da parte di due giovanissimi, trasformata poi in un vero e proprio inseguimento nella zona di Santa Croce, nel corso del quale il malcapitato venne infine raggiunto e colpito all’altezza di via Verdi. Il secondo episodio sarebbe invece andato in scena appena una ventina di minuti dopo in via dei Pilastri: a farne le spese un altro uomo, anche lui preso a pugni da due persone e costretto a consegnare 50 euro per evitare così conseguenze peggiori, oltre alle lesioni riportate alla mandibola.
Raccolte le testimonianze sull’accaduto, i Falchi della Squadra Mobile si sono messi immediatamente a lavoro per dare un volto e un nome ai protagonisti delle due vicende, sospettando fin da subito che entrambe le rapine potessero essere state portate a termine con le stesse modalità. E’ stato passato al setaccio ogni singolo fotogramma delle immagini di videosorveglianza della zona e sono state delineate rapidamente le caratteristiche fisiche dei presunti autori delle violente rapine. La svolta nelle indagini è poi arrivata qualche settimana dopo quando uno dei poliziotti della squadra di investigatori che stava seguendo il caso si è imbattuto libero dal servizio nel 23enne arrestato. Con molta discrezione ha seguito il sospetto, individuato ad una fermata dell’autobus a Novoli e, poco dopo, con gli altri Falchi, è scattato il blitz nella sua abitazione in zona. Sulla base di quanto emerso durante il controllo e sull’intera attività investigativa coordinata dalla Procura fiorentina, gli inquirenti hanno quindi ritenuto che sussistano gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane finito, nei giorni scorsi, in custodia cautelare a Sollicciano