Una delle attrici più amate dal pubblico al Teatro Puccini racconta i piccoli inferni personali, il reading dell’autore oltre alla voce utilizza la partitura musicale con parole lette e dette in tempi “obbligati” da tracce registrate
Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, è la protagonista al Teatro Puccini (giovedì 11 e venerdì 12, ore 21) di Stupida Show un monologo di stand up comedy scritto da Gabriele Di Luca, anche regista insieme a Massimiliano Setti. Uno spettacolo firmato da Carrozzeria Orfeo per cuori coraggiosi in cui l’attrice ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore. Ma attenzione, non incarnerà il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si porrà a noi come l’antieroe per eccellenza svelandoci i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dircene quattro. Biglietti: I settore € 22,00, II settore € 18,00 esclusi diritti di prevendita (circuito regionale Box Office/Ticketone. Acquisto on line su www.teatropuccini.it. Info: 055.362067 – 055.210804.
Dopo l’avvio di ieri, nuovo appuntamento stasera (ore 18.15, durata circa un’ora senza intervallo, biglietti 8 euro) per conoscere l’opera del poeta e scrittore triestino Umberto Saba al Saloncino Paolo Poli della Pergola. E’ la terza edizione di “Per l’amor dei poeti”, spettacolo di e con Ugo De Vita che unisce musica, poesia e teatro, e propone reading di versi con particolare riferimento al Novecento Italiano. La peculiarità di questa nuova edizione è l’uso della voce e dei testi scelti come spartito e partitura musicale, con le parole lette e dette in tempi “obbligati” da tracce registrate. De Vita avrà al leggio spartito e liriche che, tenendo considerazione la metrica dettata dai poeti, saranno “incastonate” rigorosamente nel “discorso” musicale che di volta in volta verrà offerto allo spettatore-ascoltatore. La tappa successiva è in programma il 13 e 14 febbraio con Giuseppe Ungaretti: il 26 e 27 marzo toccherà infine alle “voci isolate” del Novecento. La scelta di proporre le voci di Umberto Saba (1883-1957) e Giuseppe Ungaretti (1888-1970), l’una “antinovecentesca” e la seconda delle più alte dell’Ermetismo, intende mettere a confronto, a distanza di oltre mezzo secolo, due modi “estremi” e straordinari nella ricerca dell’uomo e i suoi valori attraverso le diverse espressioni della parola poetica.
Ugo De Vita, autore, regista e attore di prosa nonché doppiatore italiano, ha pubblicato saggi e romanzi con Vallecchi, Bulzoni, Passigli, Polistampa. Il 6 novembre scorso ha ricevuto un Encomio Solenne dal Consiglio Comunale di Firenze quale grande “voce di teatro civile”, con particolare riferimento alla vicenda di Niccolò Ciatti, dopo la rappresentazione al Senato della Repubblica.