Carte sul tavolo in vista delle prossime elezioni di giugno. Nasce anche un nuovo gruppo in Consiglio, Firenze Democratica, che però continuerà a garantire l’appoggio alla maggioranza
Cecilia Del Re, ex assessore all’urbanistica a cui il sindaco Dario Nardella, nel marzo scorso, aveva rimosso le deleghe ha deciso di uscire dal Pd e di fondare una sua lista civica con uno sguardo rivolto alle prossime elezioni di giugno. L’idea, come scrive la stessa Del Re in una nota, è quella di dar vita “a una lista civica di centrosinistra nella quale far confluire le forze vive della città. Un laboratorio di idee e proposte per Firenze e per la sua area metropolitana aperto alla partecipazione di tutte e tutti”. Contestualmente a Palazzo Vecchio nasce un nuovo gruppo in Consiglio comunale, dal nome ‘ Firenze democratica’ e composto dai tre consiglieri comunali vicini a Del Re ovvero Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli (e da 12 eletti di quartiere).
I consiglieri lasciano dunque il Pd pur continuando, si legge ancora, “a garantire l’appoggio alla maggioranza sul programma di mandato mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”. I tre assicurano però di non voler rinnovare la tessera del Pd. “Crediamo ancora nei valori fondativi del partito e proprio per questo non è possibile riconoscersi nella gestione di questo Pd cittadino, che ha scelto la chiusura invece della partecipazione, la prepotenza invece dell’ascolto e del dialogo, la paura al posto del coraggio. Abbiamo atteso che si aprisse un dialogo politico, sui temi e sulle idee, a cui pure abbiamo cercato di contribuire, ma lo abbiamo fatto invano: il Pd ha voluto fare a meno di noi in tutto questo percorso e a noi non resta che prenderne atto”.
Prosegue la nota. “Lo stesso atteggiamento di chiusura dimostrato al proprio interno, questo Pd l’ha replicato anche verso i fiorentini e gli elettori del centro sinistra, ritenuti non più in grado di scegliersi il loro candidato sindaco. La nostra è una scelta sofferta, ma che si è resa inevitabile al termine di un percorso tutt’altro che trasparente e democratico, da noi puntualmente contestato, senza che alcuna correzione di rotta fosse considerata”.