I due ragazzini trascorrevano il pomeriggio nei pressi dell’Itis Leonardo da Vinci quando sono stati avvicinati dal minore. I militari invece, in quel momento liberi dal servizio, sono stati scambiati per clienti
Minacciando di avere con sé un coltello, un minorenne ha costretto due coetanei a consegnare i loro cellulari. Ma poco dopo è stato rintracciato e denunciato dai Carabinieri nel frattempo allertati dai genitori dei ragazzi. E’ accaduto nel pomeriggio di domenica. Secondo la ricostruzione dei militari del Nucleo Radiomobile subito intervenuti, i due ragazzi stavano trascorrendo il pomeriggio nei pressi dell’ITIS “Leonardo Da Vinci” in via del Terzolle quando sono stati avvicinati dal coetaneo di nazionalità tunisina che dicendo loro di essere in possesso di un coltello senza però mostrarlo si è impossessato dei loro smartphone dandosi subito dopo alla fuga. I due minori rapinati hanno subito chiesto l’aiuto dei propri genitori che hanno allertato i Carabinieri. Gli immediati accertamenti hanno permesso all’equipaggio del Nucleo Radiomobile intervenuto di individuare il giovane rapinatore e di rintracciarlo all’interno della comunità per minori stranieri non accompagnati, ove è alloggiato, oltre a recuperare i telefoni cellulari rubati che sono stati restituiti ai due ragazzi. Il minore straniero è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere del reato commesso all’Autorità Giudiziaria minorile fiorentina. La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni giudicherà o meno la responsabilità dell’indagato nel corso del successivo procedimento minorile.
A Barberino invece un 30enne e un 19enne, entrambi di nazionalità marocchina, sono stati arrestati dai militari del Nucleo Operativo locale per aver tentato di vendere droga a due carabinieri liberi dal servizio. Tutto è iniziato martedì sera nel parcheggio di un ristorante della zona quando i due hanno chiesto agli uomini dell’Arma se per caso li avessero chiamati in precedenza. Il luogo buio e l’atteggiamento dei due hanno subito insospettito i militari in abiti civili perché tutto lasciava intendere che i due stranieri erano lì per incontrare persone a cui poi vendere la droga. Dopo essersi qualificati, i carabinieri hanno quindi proceduto ai controlli di rito, rinvenendo cinque dosi di cocaina, del peso complessivo superiore ai quattro grammi. Il 30enne e il 19enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine sono stati arrestati per l’ipotesi di spaccio di sostante stupefacenti in concorso e, su disposizione della Procura della Repubblica, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza di Borgo San Lorenzo per il rito direttissimo. La loro eventuale colpevolezza sarà acclarata all’esito del processo.