L’affondo sulla E-News a commento della scelta Dem di Sara Funaro a candidato sindaco di Firenze. “Non ho tradito io il Pd, è chi resta che vive un’altra esperienza”
“Alla luce di cosa sta accadendo, non sono io ad aver tradito il Pd”. E’ un Matteo Renzi al vetriolo quello che sulla sua E-news di oggi commenta quanto avvenuto lunedì sera al circolo Arci di San Bartolo a Cintoia con l’incoronazione di Sara Funaro a candidato unico del Pd cittadino per la corsa a sindaco di Firenze nelle Comunali del prossimo giugno. Una candidatura diretta dunque e senza passare per le primarie. “Dalla Sardegna di Soru alla mia Firenze – scrive – il PD ha rottamato le primarie. Elly Schlein ha utilizzato le primarie per prendersi il partito e trasformarlo nella vecchia ditta. Chi ancora si ostina a credere che quello sia il Partito Democratico riformista e fedele alla propria storia merita tutta la mia ammirata solidarietà: non è più solo un problema di contenuti, dal reddito di cittadinanza alle incertezze sulla politica energetica. Ormai il PD è davvero un’altra cosa non rispetto a quello che guidavo io, ma rispetto a quello che era stato pensato quindici anni fa. Vorrei porre una domanda sincera agli amici delle E-News che sono iscritti ancora al PD: davvero questo PD vi sembra quello che avevamo sognato insieme? Non siamo noi che abbiamo tradito il PD andandosene, è chi resta che vive – legittimamente – un’altra esperienza.
Poi una riflessione sul meeting sovranista di Salvini: “Nel frattempo Matteo Salvini riunisce tutti i sovranisti a Firenze. O mamma mia. Proprio non gli viene in mente che Firenze è la città meno sovranista del mondo perché è una città in cui si è sempre favorito lo scambio, a cominciare dallo scambio economico. Se Firenze è diventata la culla del Rinascimento è perché era una città aperta, non perché si chiudeva nel proprio ristretto orizzonte. Ho fatto un video per spiegare perché le idee di Salvini vanno ascoltate: ci ricordano che noi la pensiamo diversamente su tutto. E più Salvini scommette sul sovranismo, più io rilancio gli Stati Uniti d’Europa”.