Tante le iniziative in città per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra domani. Lo striscione sulla facciata della sede di Confcommercio e le bandiere a mezz’asta negli aeroporti
“Giulia Cecchettin è l’ultima vittima di femminicidio: una catena di aggressioni e violenze che dobbiamo spezzare e che è frutto di una cultura della prevaricazione”. A dirlo è Lucia Toscani, coordinatrice della commissione pari opportunità dell’Ordine dei Medici di Firenze, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Pochi giorni fa – prosegue – l’agguato alla dottoressa della guardia medica Francesca Romeo in Calabria, dal movente ancora poco chiaro. Pochi mesi fa in Toscana l’uccisione della psichiatra Barbara Capovani ad opera di un paziente. I contesti degli omicidi di Giulia Cecchettin e delle due dottoresse potrebbero apparire non in relazione ma sono uniti dalla comune cultura della prevaricazione e della delegittimazione: prevaricazione della persona e della donna e delegittimazione del ruolo, della professione che sta svolgendo o che sta scegliendo. Bisogna ricondurre la società, le istituzioni e la politica alla responsabilità individuale e collettiva e alla eticità dei comportamenti”.
Il Teatro del Maggio aderisce con una installazione specifica in occasione della recita pomeridiana de La bohème alle 15.30. Nel primo pomeriggio, sulla facciata del Teatro, prima della recita, verrà calato un grande drappo rosso in corrispondenza di una delle entrate della sala grande, davanti alla quale sarà posizionata una lunga fila di scarpe rosse, donate dalle colleghe del Maggio. La fila si interromperà repentinamente davanti all’ingresso senza superarne la soglia a simboleggiare le donne che magari avrebbero desiderato andare a teatro, in qualunque teatro, e che invece non potranno più farlo.
“La violenza sulle donne non è un problema delle donne”. Questo è il testo riportato in un lungo striscione con il quale la sede fiorentina di Confcommercio sostituisce il motto “Salute e lavoro possono convivere”, nato in tempo di Covid ed esposto fino ad oggi sulla facciata del palazzo in piazza Annigoni.
“Non ne facciamo una battagli dei sessi, tutt’altro, anche perché la violenza sulle donne nasce a volte da un atteggiamento culturale che le donne stesse si trovano, volenti o nolenti, a perpetuare in famiglia e sul lavoro – aggiunge la presidente interprovinciale di Terziario Donna Confcommercio Sonia Dalla Ragione – vogliamo però richiamare l’attenzione al fatto che non ci potrà essere vera democrazia fino a che le donne saranno svalutate, anche con comportamenti che paiono innocui come una battuta sessista o un commento inopportuno, più oneri e meno onori, un piccolo privilegio in meno rispetto ai colleghi maschi.
“Un minuto di rumore” è l’iniziativa di sostegno e protesta della Pallavolo italiana. Il minuto di rumore sostituirà il canonico minuto di silenzio e verrà osservato su tutti i campi di pallavolo nel weekend di gare di sabato 25 e domenica 26 novembre. Prima di ciascuna gara, con le squadre schierate in campo e con atleti e atlete con baffo rosso sul volto, verrà letto da ciascuno speaker questo messaggio: “Il cambiamento culturale, vero e definitivo, dipende da noi. Non basta uno slogan per fermare tutta questa violenza, ma è necessario che ciascuno di noi faccia la propria parte. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – ha attivato un numero gratuito antiviolenza e stalking: il 1522. Se necessario utilizziamolo”. Con le squadre schierate in campo, dopo il fischio d’inizio e la prima battuta, partirà ufficialmente “il Minuto di Rumore”.
Intanto si moltiplicano in città le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e di genere. Bandiere degli aeroporti di Firenze e Pisa a mezz’asta e listate a lutto oggi, rispondendo all’invito del Presidente della Regione Eugenio Giani che ha proclamato lutto regionale, per Aeroporti Toscani che dal 2016 con il Centro antiviolenza Artemisia offre il proprio contributo col progetto Per Michela. Il Gruppo Unipol oggi ha posizionato in Piazza della Libertà, una nuova panchina rossa. Presenti l’assessore ai diritti e pari opportunità del Comune Benedetta Albanese, ed Enrico San Pietro, General Manager della compagnia assicurativa.
Potenziare la presenza del volontariato a scuola, fortificando i percorsi già in essere in modo da contrastare la violenza di genere con la cultura del dono. È l’appello lanciato da Avis Toscana. “Stiamo assistendo – commenta la presidente Claudia Firenze – ad un problema reale, che coinvolge tutti quanti e tocca specialmente le generazioni più giovani, destando per questo un allarme ancora maggiore. Nessuno sta dicendo che dietro ad ogni uomo si nasconda un mostro, ma 106 donne uccise per mano maschile dall’inizio dell’anno devono indurre una riflessione profonda. È evidente l’esistenza di un sottobosco di interazioni, atteggiamenti e comportamenti quotidiani che alimentano anche soltanto implicitamente la cultura del possesso, della mancanza di rispetto, della violenza. Per disinnescare questo scenario diffuso però, occorre accrescere la consapevolezza in chi maltratta”.
“La parità di genere è ancora lontana. Anche nel mondo dei liberi professionisti. E deve essere un obiettivo da perseguire con forza facendo in modo che la professionalità venga valutata e rispettata senza distinzioni di genere”. Ne è convinto il presidente di Confprofessioni Toscana Ivo Liserani che lancia un appello a tutti i soggetti coinvolti. “Secondo il rapporto Confprofessioni, rispetto al periodo pre-Covid (2018-19) – dice – il numero di liberi professionisti è ha avuto un calo consistente e l’intensità di tale calo è particolarmente elevata in Centro Italia (-3,7% sul triennio), dove ha colpito pesantemente soprattutto le donne libere professioniste (-5,2%) contro un -2,9% degli uomini. In Toscana le libere professioniste sono infatti il 33,5% del totale, valore che si posiziona circa a metà della classifica delle regioni italiane. L’aspetto più critico è che nella fascia dei più giovani gli uomini risultano il 60,7% contro il 39,3% delle donne. Infine le auto bianche di Taxi Move (Firenze il 4390, Siena, Livorno, Pisa, Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia e Trapani) domani viaggeranno con un fiocco rosso per dire no agli episodi di violenza di genere.