E a Campo di Marte ci avevano provato con l’assicurazione a seguito di un incidente stradale. Ma la Municipale li ha scoperti
Una persona denunciata per truffa. È questo l’esito di un intervento della Polizia Municipale nei confronti di una persona impegnata nel cosiddetto “gioco delle tre carte”. Gli agenti, in servizio ieri pomeriggio nella zona del Ponte Vecchio, hanno fermato l’uomo, di nazionalità rumena, che ha mostrato una patente italiana. Mentre la pattuglia stava eseguendo i controlli è stata avvicinata un cittadino italiano che ha raccontato che, poco prima, aveva partecipato al gioco assieme ad altre persone, probabili complici del fermato, perdendo una somma di denaro. Ritenendo di essere stato vittima di un raggiro, ha spiegato agli agenti che voleva fare denuncia. La pattuglia ha quindi accompagnato i due uomini presso la sede del Reparto dell’Isolotto: qui l’uomo italiano ha sporto querela mentre il cittadino rumeno è stato fotosegnalato e denunciato per truffa.
Si sono concluse nei giorni scorsi le indagini per una sospetta truffa assicurativa a seguito di un incidente avvenuto questa estate a Campo di Marte. La vicenda risale a luglio scorso quando una pattuglia del Reparto Porta Romana intervennero nella zona di via Lungo l’Affrico per i rilievi di un sinistro dove risultava coinvolto un motociclo con due persone bordo. Il conducente, 50anni italiano, e la sua passeggera anch’essa italiana di 36 anni, riferirono agli agenti una dinamica simile e credibile. Ovvero stavano transitando quando, a causa di una repentina ed immotivata frenata di una vettura che li precedeva e che si era poi allontanata, erano entrambi caduti dal mezzo. Ma il racconto non ha convinto a pieno gli agenti, insospettiti dal fatto che, a fronte delle gravi lesioni da caduta riportate dalla passeggera tanto da dover essere portata al Pronto Soccorso, l’uomo invece era rimasto incolume.
Sospetti confermati dalla complessa attività di indagine che ha portato a cercare ed acquisire tutte le telecamere pubbliche e private in zona in modo da ricostruire il percorso seguito dal motociclo. Da tali filmati è emerso infatti che il conducente del mezzo era in realtà la donna e che l’uomo, assente al momento del fatto, era arrivato successivamente. L’ipotesi degli agenti, condivisa anche dall’Autorità Giudiziaria, era che i due avessero tentato di truffare l’assicurazione per ottenere un risarcimento economico per le lesioni subite dalla donna in qualità di passeggera, risarcimento che invece non sarebbe stato dovuto fosse stata alla guida del veicolo. La compagnia assicuratrice, che aveva già acquisito il fascicolo dell’incidente stradale ed era in procinto di procedere ai risarcimenti, è stata informata dalla Polizia Municipale ed invitata a sporgere querela, condizione necessaria per la procedibilità del reato ipotizzato.