Nico Gronchi (Confesercenti Toscana): “Anche se non si registra il tutto esaurito, le molteplici forme di turismo presenti ci premiano”
Il ponte di Ognissanti non farà registrare il tutto esaurito in Toscana, ma la rilevazione sui principali portali di prenotazione delle strutture ricettive le previsioni sono positive, anche se con valori più bassi di quelli rilevati nel 2022. Nel periodo che va dal 28 ottobre al 1° novembre, infatti, sono attesi oltre 490mila pernottamenti, con un tasso di occupazione delle strutture ricettive disponibili online pari al 69%. A dichiararlo è Confesercenti Toscana sulla base dell’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici.
“I dati registrati per il ponte di Ognissanti raccontano ancora un periodo di incertezza nella partenza del turismo autunnale. Il buon andamento delle prenotazioni in aree come il Mugello e il Chianti fa da contraltare a prenotazioni più deboli sulla costa, ad eccezione di un buon andamento dell’Isola d’Elba – afferma Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. È presto per capire l’andamento effettivo della stagione e ovviamente gli avvenimenti internazionali faranno sentire il loro peso, ma intanto osserviamo nuovamente il fatto che le tante forme e luoghi del turismo della nostra regione sono il vero volano che permette alla Toscana di essere tra le mete più ambite da turisti italiani e stranieri in ogni momento dell’anno”.
In questo fine settimana le destinazioni che registrano il maggior afflusso di turisti saranno le principali città d’arte, ma anche le località rurali, di collina e le aree termali. Seppur in maniera differenziata tutte le tipologie di prodotti beneficeranno del movimento dei vacanzieri. In particolare, il tasso di occupazione rilevato per le strutture ricettive delle città d’arte si attesta al 79%. Meno inteso il flusso di prenotazioni verso le località costiere, con tassi di occupazione attesi del 58%. Stessa tendenza anche per le località montane che si attestano al 56% di occupazione. Invece, per le località termali e collinari i tassi rilevati sono rispettivamente del 65% e del 70%.
In generale il movimento dei visitatori si distribuirà in tutte le aree della regione, anche se per la fascia costiera i tassi di saturazione si fermerebbero al di sotto dei valori medi, ad eccezione dell’Isola d’Elba. Un trend migliore risulterebbe, invece, per le aree del Valdarno, della Val d’Elsa, della Val d’Orcia e della Val di Chiana. Invece, un livello di prenotazioni al di sopra del valore medio regionale è stato registrato per il Mugello e il Chianti.