Le due proposte di legge presentate oggi dagli onorevoli Gianassi e Casu (Pd) per aumentare la sicurezza stradale: “Le nostre proposte sono di buon senso e le mettiamo a disposizione del Governo”
Sensori obbligatori salvavita a tutela di ciclisti e pedoni, oltre a specifiche aggravanti per chi guida utilizzando telefonini o altri apparecchi elettronici. Sono le due proposte di legge presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Caffè Le Murate dagli onorevoli Pd Federico Gianassi (Commissione Giustizia) e Andrea Casu (IX Commissione Trasporti). Insieme a loro Stefano Giorgetti, assessore alla mobilità del Comune di Firenze; Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni; Francesco Ciai, presidente della Fondazione Claudio Ciai; Andrea Ciappi, presidente della Fondazione Matteo Ciappi Onlus; Stefano Guarnieri, presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri.
“La sicurezza stradale deve essere considerata una priorità per il Paese. Non dobbiamo più assistere a morti, feriti, distruzione, dolore e angoscia che si ripropongono quotidianamente sulle nostre strade – ha detto Gianassi -. Dopo i fatti terribili successi nelle ultime settimane, anche qui a Firenze, noi mettiamo in campo due proposte di buon senso che, ne siamo convinti, vanno nella direzione giusta. Auspichiamo che governo e maggioranza accolgano queste proposte”.
La prima proposta si compone di due articoli e inserisce tra le fattispecie dell’omicidio stradale e delle lesioni stradali gravi e gravissimi anche i divieti previsti dall’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada: “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”. “In Commissione Giustizia avevamo già chiesto da tempo di considerare l’uso dello smartphone mentre si guida come la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti, aggravanti già previste dall’ordinamento per l’omicidio stradale – hanno spiegato Gianassi e Casu -. I nostri emendamenti, in tal senso, sono stati bocciati dalla maggioranza ma non demordiamo: rilanciamo chiedendo una modifica alla legge n. 41 del 2016, inserendo tra le circostanze aggravanti anche quella di incidenti provocati da un guidatore che stia usando il cellulare o altro apparecchio durante la marcia, colmando quello che appare essere un vuoto legislativo non più accettabile”.
La seconda proposta riguarda le modifiche all’articolo 72 del Codice della strada, concernenti l’obbligo di installazione di dispositivi per salvaguardare l’incolumità di pedoni e ciclisti. In Italia negli ultimi anni, soprattutto nei contesti urbani frequentati da ciclisti e pedoni, si sono verificati numerosi incidenti gravi e anche mortali a causa dell’angolo cieco dei mezzi pesanti. Dall’inizio del 2023, su tutto il territorio italiano, si sono registrate 87 vittime tra i ciclisti: tutti i sinistri sono stati causati da camion e betoniere. “I Comuni sono impegnati su questo tema ma hanno bisogno del supporto nazionale” – hanno sottolineato ancora i due parlamentari Pd -. Per questo chiediamo con questa proposta di legge che si introduca nel Codice della strada l’obbligo della presenza di sistemi di segnalazione visiva di pedoni e ciclisti sui veicoli a motore destinati al trasporto di persone e merci facenti parte delle categorie M2, M3, N2, N3, e dunque con possibilità di circolare solo se dotati di dispositivi di rilevazione degli utenti vulnerabili, situati in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede”.
A questo si aggiunge la richiesta di istituire un apposito fondo messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il rimborso di parte del costo sostenuto dalle imprese del settore per l’acquisto e l’installazione dei dispositivi di sicurezza. “La sicurezza stradale va affrontata su molteplici settori, e il rapporto stretto tra Associazioni e Fondazioni che operano sul territorio e Istituzioni è fondamentale per affrontare e combattere un tema così drammatico – hanno dichiarato congiuntamente le Associazioni Borgogni e Guarnieri e le Fondazioni Ciai e Ciappi -. È necessario che la Politica sia al fianco dei familiari e di chi quotidianamente opera sul territorio locale e nazionale per salvare vite umane attraverso attività di educazione e prevenzione con i cittadini. Le proposte presentate oggi sono indispensabili per arrivare al tanto sperato ‘zero vittime’ richiesto anche dalla Comunità Europea”.