Operazione ad alto impatto delle Forze di Polizia che hanno passato al setaccio le zone di spaccio e degrado della città. Auriemma: “ripristinare ovunque la legalità sul territorio, restituendolo in questo modo ai cittadini e ai turisti”
Tre giorni di operazione ad “alto impatto” a Firenze che, soprattutto durante le ore serali, ha visto tutte le forze di polizia cittadine passare al setaccio le zone maggiormente colpite da episodi di criminalità e degrado urbano anche con l’aiuto dell’elicottero dell’8vo Reparto Volo della Polizia di Stato. Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, affiancate dalla Polizia Municipale e dall’Ispettorato del Lavoro hanno complessivamente identificato oltre 700 persone con controlli capillari a 360 gradi nei polmoni verdi fiorentini e nelle principali piazze della movida, tra le quali anche San Jacopino, Borgo Ognissanti, Santa Croce e Santo Spirito. Scopo dell’attività, ha sottolineato il Questore Maurizio Auriemma, “ripristinare ovunque e comunque la legalità sul territorio, restituendolo in questo modo ai cittadini e ai turisti”.
Così, mentre le pattuglie volanti e radiomobile hanno continuato come a vegliare h24 su tutte le strade del territorio, quelle straordinarie, composte da agenti e militari a bordo anche di autocivetta, si sono lanciate in veri e propri blitz che hanno portato, tra le altre cose, al sequestro di quasi mezzo chilo di droga tra le Cascine, la Fortezza e la Stazione Santa Maria Novella. Si tratta per lo più di hashish e marijuana ma anche eroina, cocaina e una sostanza derivata da quest’ultima: il crack (da un grammo di coca si possono ricavare anche 10 dosi di crack col conseguente abbattimento dei prezzi al dettaglio di quest’ultimo nelle piazze di spaccio ndr). E proprio a proposito di rilevanti sequestri di crack, la Polizia di Stato ha fermato nei giorni scorsi un 31enne senegalese che stava sfrecciando nel parco delle Cascine a bordo di un monopattino elettrico: durante il controllo, dalle sue tasche ne sono saltate fuori ben 149 dosi. L’uomo è stato subito arrestato dai “falchi” della Squadra Mobile che sono poi andati a fondo nella vicenda: nella sua abitazione i poliziotti hanno trovato una serie di elementi che porterebbero gli investigatori di via Zara ad ipotizzare la scoperta di una vera e propria raffineria artigianale per la trasformazione della cocaina in crack. Tra i mobili della cucina, infatti, oltre ad alcuni altri grammi di cocaina, c’era della sostanza verosimilmente da taglio, una quindicina di bottiglie piene di liquidi di diverso colore e, sul piano cottura, un pentolino contenente della sostanza densa trasparente. L’ipotesi è che si tratti di rudimentali ma efficaci processi chimici “fai da te”, proprio nell’ambito della produzione di crack e per il quale sono in corso accertamenti.
Dagli stupefacenti alla movida, dove per alcuni locali sono scattate sanzioni fino anche a 6.900 euro, come nel caso di un ristorante etnico dentro al quale lavorava una persona occupata in nero: In Oltrarno sono invece scattate multe accertate dalla Polizia Municipale per altri quattro locali pubblici per occupazione abusiva di suolo pubblico. Sanzionato anche un minimarket per la vendita di alcol oltre l’orario consentito.