L’episodio, ultimo di una serie di minacce pregresse, è avvenuto all’Isolotto. L’uomo, un fiorentino di 45 anni, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e portato nel carcere di Sollicciano
Stava rientrando a casa quando si sarebbe ritrovata di fronte l’ex marito che con una tanica di liquido infiammabile avrebbe minacciato di darle fuoco. E’ accaduto la scorsa notte in un condominio della periferia cittadina. Secondo quanto hanno ricostruito gli agenti delle Volanti, la donna di 43 anni intorno alle 2 del mattino stava facendo ritorno nella propria abitazione quando nell’atrio condominiale avrebbe scoperto l’uomo, un fiorentino 45enne che in passato si era spontaneamente allontanato dalla casa a seguito dell’interruzione del rapporto sentimentale con la moglie. Al gesto sarebbe poi seguita l’esplicita minaccia di darle fuoco. La donna avrebbe tuttavia trovato il coraggio di reagire, riuscendo a raggiungere di corsa la propria auto parcheggiata in strada. Ingranata la marcia si sarebbe si sarebbe subito allontanata. L’ex però l’avrebbe inseguita con un’altra macchina, tentando anche di speronarla durante il tragitto fino ad un incrocio semaforico all’Isolotto dove la donna è stata costretta a fermarsi per forza.
A questo punto l’uomo sarebbe sceso dalla sua vettura e, dopo averle bussato al finestrino, le avrebbe intimato di sbloccarlo su WhatsApp, sottolineando che tanto l’avrebbe aspettata sotto casa dove prima o poi sarebbe dovuta tornare. Scattato il verde la donna sarebbe riuscita a perderlo di vista e ad allertare finalmente il 112. La Polizia di Stato, subito intervenuta, ha appreso che l’episodio della scorsa notte sarebbe stato solo l’ultimo di una serie pregressa di minacce, pedinamenti e intimidazioni varie, anche tramite messaggi social, scoraggiando la vittima dal rivolgersi alle forze di polizia.
I poliziotti si sono quindi messi subito sulle tracce dell’uomo lo hanno rintracciato nei pressi del proprio posto di lavoro in provincia di Firenze. Nella sua auto è stata trovata e sequestrata una tanica di alcol etilico denaturato, la stessa verosimilmente utilizzata per mettere in atto le sue ultime minacce. Sequestrato anche il suo telefono cellulare sul quale gli investigatori non escludono di poter trovare tracce riconducibili all’accusa di atti persecutori. In attesa della convalida dell’arresto per l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia, per l’indagato si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano.