La regista, autrice di film celebri come Galileo e Il Portiere di notte, recentemente premiata a Venezia con il Leone alla carriera, è la prima donna a ricevere il riconoscimento. Cerimonia sabato 23 settembre al Teatro Romano
Andrà alla regista Liliana Cavani il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema edizione 2023, prestigioso riconoscimento conferito dal Comune di Fiesole in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Toscano e la Fondazione Sistema Toscana, con la direzione artistica di Simone Emiliani.
La regista si aggiungerà così alla lista dei premiati che annovera, prima di lei tra gli altri, Asghar Farhādi, Mario Martone, Paolo Sorrentino, Vittorio Storaro, Stefania Sandrelli, Dario Argento, Giuseppe Tornatore, Toni Servillo e Nanni Moretti. E tra i grandi del passato Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Orson Welles, Stanley Kubrick, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Theo Angelopoulos, Marco Bellocchio, Ken Loach. La presentazione si è svolta questa mattina all’Hotel Villa San Michele.
“Questa edizione del Premio è già storica – ha detto Anna Ravoni, sindaco di Fiesole –: Liliana Cavani è la prima regista donna, infatti, a ricevere questo riconoscimento dal nostro Comune, così come è stata la prima a ricevere il Leone d’Oro alla carriera solo pochi giorni fa. Da Sindaco ne sono fiera, perché si premia una regista che, con la propria arte e con il proprio sguardo lucido, è riuscita a raccontare ambiguità e contraddizioni del potere e della società, imponendosi da subito in un contesto decisamente maschile come quello della regia. Mi auguro anche che siano tanti i giovani che verranno a Fiesole per la retrospettiva a lei dedicata perché sarà una bella occasione per conoscere il lavoro di un’Artista che ha saputo sempre stimolare la riflessione e il confronto”
La serata di premiazione di sabato 23 settembre si svolgerà al Teatro di Fiesole (Largo Piero Farulli,1) con ingresso gratuito. Si aprirà alle 20.30 con un incontro con la regista e la presentazione del volume “Il tempo, la Storia, il mito. Il cinema di Liliana Cavani” a cura di Valentina D’Amico con i contributi dei soci del Sncci, per le Edizioni ETS di Pisa. Ospite speciale della serata l’attrice Chiara Caselli che ha lavorato con Cavani in “Dove siete? Io sono qui” e “Il gioco di Ripley”. La cerimonia di premiazione si terrà alle 22 e a seguire sarà proiettato il film L’ordine del tempo, liberamente tratto dal best seller di Carlo Rovelli, presentato fuori concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia da poco conlusa. “Siamo orgogliosi di poter premiare quest’anno una grande protagonista del cinema italiano e internazionale – ha aggiunto Marco Luceri, coordinatore del Sncci Gruppo Toscano -. Liliana Cavani è un pezzo della nostra storia e del nostro presente, un’autrice che attraverso tanti film, molto diversi tra loro, ha sempre saputo sfidare le convenzioni del proprio tempo, gettando lo sguardo oltre le contraddizioni politiche, sociali e culturali del nostro Paese”.
L’evento sarà accompagnato da una retrospettiva dei film della regista premiata che si terrà al Teatro di Fiesole dal 3 al 30 ottobre. Si parte con Galileo del 1968, con il quale la regista mette a fuoco il tema del conflitto tra scienza e religione (3 ottobre alle 18 e alle 20.30). Il programma continua mercoledì 18 ottobre con I cannibali del 1970 e chiude Il portiere di notte del 1974, (30 ottobre alle ore 18 e alle 20.30). “Dai primi cortometraggi degli anni Sessanta, Liliana Cavani lascia un forte segno nel cinema italiano che lo ha attraversato nel corso dei decenni – ha concluso Simone Emiliani, neo direttore artistico del premio -: a cominciare dal primo Francesco d’Assisi, girato per la RAI nel 1966 che è ancora oggi un film di sconvolgente modernità, alla visione onirica-politica de I cannibali, fino a Il portiere di notte che è uno dei suoi titoli più famosi. Nel corso della sua carriera ha affrontato più sfide, non cercando mai delle risposte definitive ma lasciando diverse interpretazioni che è proprio il modo con cui il suo cinema va guardato oggi”.