Il sindaco, con l’assessora alla sicurezza Albanese, si è recato nel parco per verificare di persona la situazione. “Gli agenti sono pochi già di giorno, la notte quasi non si vedono”
Migranti e minori non accompagnati. Ma anche più agenti e il ripristino del progetto ’Strade sicure’ con l’impiego dei militari. A margine della riunione che si è tenuta ieri a Roma tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e i sindaci metropolitani, Dario Nardella è tornato alla carica chiedendo al numero uno del Viminale di occuparsi della situazione fiorentina e in particolare della richiesta più volte avanzata dal primo cittadino fiorentino di poter avere 200 agenti in più a vegliare sulla sicurezza di cittadini e turisti. Nardella, accompagnato dall’assessora al Welfare Sara Funaro, in una nota diffusa al termine dell’incontro, avrebbe avuto rassicurazioni dal ministro al quale ha anche ricordato i contenuti della lettera da lui inviata questa estate. Il sindaco è rimasto «soddisfatto dell’incontro seppur in attesa di avere riscontri effettivi delle rassicurazioni ricevute».
Terminata la riunione, Funaro ha detto che «abbiamo avanzato al ministro Piantedosi le nostre richieste; adesso attendiamo delle risposte. Firenze è sotto pressione, le strutture di accoglienza sono piene. È necessario e urgente che il ministro intervenga, perché così non si può andare avanti». Per quanto riguarda poi la questione accoglienza, l’assessora ha aggiunto che nel capoluogo si concentra più della metà dei minori non accompagnati che sono accolti in Regione ed è in sofferenza anche la Città metropolitana. «Questo sovraccarico crea una concentrazione che non permette di gestire l’accoglienza dei migranti: è il caos. Abbiamo chiesto al ministro che venga fatta una redistribuzione dei migranti accolti a livello regionale – conclude – e che la parte della prima accoglienza venga gestita dalle prefetture e poi a livello dei Comuni».
Quanto al capitolo sicurezza Nardella mercoledì notte ha fatto un’incursione prima in centro «per controllare di persona le irregolarità nei market”, poi alle Cascine «dove proseguono i controlli in borghese della municipale». Stavolta era accompagnato dall’assessora alla Sicurezza urbana, Benedetta Albanese e dagli agenti della Municipale per vedere di persona la situazione in due aree nevralgiche della città. “Servono più forze dell’ordine – ha ribadito al termine del blitz sui suoi canali social – l’impegno del Comune non basta. Durante la notte non abbiamo visto neanche una pattuglia della polizia o dei carabinieri. Zero. Se gli agenti sono pochi già il giorno, la notte quasi non si vedono. Siamo stanchi di metterci sulle nostre spalle tutti i problemi della sicurezza dei nostri cittadini. Il governo deve assumersi le proprie responsabilità. Firenze ha bisogno di almeno 200 nuovi agenti come chiediamo da tempo. La sicurezza delle città è un diritto del cittadino e un dovere dello Stato”.
Una punzecchiatura rivolta innanzitutto al governo Meloni ma anche alle forze dell’ordine (che avranno storto il naso) che, secondo le disposizioni della Prefettura, dovrebbero tenere costantemente sotto controllo le Cascine divenute ormai terreno di spaccio e microcriminalità ad ogni ora del giorno e della notte. Sul fronte dell’immigrazione poi Nardella ha lanciato un’ulteriore stilettata al Governo di centrodestra. “Ho il sospetto che siano penalizzate soprattutto le regioni e le città governate dal centrosinistra e, in ogni caso, non si può affrontare il tema dell’immigrazione in maniera caotica con telefonate da Roma per comunicare il numero dei migranti ai prefetti che, a loro volta, senza risorse e strumenti, chiamano i sindaci per trovare soluzioni immediate».