I due tentativi di truffa andati a vuoti sono avvenuti alle Cure in centro. Peggio è andata a una donna convinta a consegnare circa 3.000 euro in contanti
Il finto avvocato e il finto tecnico del gas ci riprovano ma sono smascherati da due coppie di anziani che non sono cascati nei due tentativi di truffa.
Il primo episodio è accaduto intorno alle 11 quando la Polizia è intervenuta alle Cure a seguito di una segnalazione di un anziano che rientrando in casa ha notato un uomo a lui sconosciuto proprio davanti l’ingresso della sua abitazione. Quest’ultimo si sarebbe subito qualificato come addetto alla manutenzione delle tubature del gas chiedendo al 90enne di poter entrare per fare delle verifiche. Effettuati i fantomatici controlli il finto tecnico avrebbe riferito al proprietario di casa di un anomalo innalzamento della pressione del gas che, a suo dire, avrebbe potuto liquefare tutti i metalli – in particolare l’oro – e far deteriorare i soldi in contanti qualora li avesse avuti in casa. Per ovviare al problema, il malintenzionato avrebbe quindi consigliato alla vittima di ammassare tutti i suoi averi sul letto dell’abitazione. L’anziano però insospettito dalla strana richiesta ha invitato il presunto “tecnico” ad uscire dall’appartamento con la scusa di non possedere né beni di valore né tanto meno soldi in contanti. Proprio in quel momento è tornata a casa anche la moglie, che ha sottoposto il presunto manutentore a un vero e proprio “interrogatorio” chiedendogli anche il tesserino di riconoscimento. Vistosi scoperto l’uomo si è velocemente dileguato uscendo dall’abitazione ed i due coniugi hanno immediatamente chiamato la Polizia.
Poco più tardi, intorno alle 13, le volanti di via Zara sono intervenute in centro per un altro tentativo di truffa, questa volta quello del “falso avvocato”. A vivere la brutta disavventura, ma anche a lieto fine, sono stati due coniugi fiorentini entrambi ultra 80enni. Con un copione ormai collaudatissimo la donna ha ricevuto sul cellulare una telefonata da parte di un sedicente avvocato che l’informava che il marito, al momento non presente in casa, era stato poco prima coinvolto in un incidente stradale. Per sbrigare le pratiche legali del sinistro la donna avrebbe dovuto racimolare circa 4000 euro. Dopo un’iniziale stato di shock l’anziana ha visto il marito rientrare tranquillamente in casa e si è subito resa conto di essere stata vittima di un tentativo di truffa. A questo punto la donna ha chiuso immediatamente la telefonata, ed ha subito contattato la Polizia.
Peggio invece è andata una donna contattata sempre ieri mattina sul telefono fisso della sua abitazione sempre in centro: quest’ultima avrebbe consegnato a un malvivente circa 3000 euro in contanti.