Il divieto riguarderà le auto immatricolate fino al 2014: 800 su 17mila. Saranno estesi i bandi per gli incentivi alla sostituzione delle macchine inquinanti
Da settembre scatterà la seconda fase del blocco dei veicoli diesel immatricolati dal 2009 fino al 2014 (Euro 5). Il divieto interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a viale Giovane Italia (incrocio con via Ghibellina) e, nella direzione opposta, da viale Amendola (incrocio con via Fra’ Giovanni Angelico) fino a piazza della Libertà: riguarderà, secondo i dati statistici del Comune, solo 800 veicoli in più al giorno su 17mila auto di residenti che quotidianamente passano in quell’area. Ai nuovi divieti si accompagna l’estensione dei bandi per gli incentivi alla sostituzione del parco auto che, sono stati prorogati fino a fine ottobre 2023, con possibilità di rendicontazione delle spese sostenute fino al 31/12/2024. In più è prevista dall’autunno l’attivazione di nuovi bandi, che, grazie anche al confronto con le categorie e le rappresentanze, consentiranno di erogare incentivi per l’acquisto di mezzi meno inquinanti usati e nuovi anche termici (Euro 6 benzina e diesel). Vengono confermate le deroghe previste nella precedente ordinanza che regimentava il blocco dei mezzi diesel Euro 5 immatricolati fino al 2009.
“Con la proroga dei termini del vecchio bando decisa in attesa dei nuovi avvisi previsti in autunno si conferma l’impegno dell’Amministrazione per agevolare il ricambio dei mezzi più inquinanti mettendo a disposizione importanti risorse fino al loro esaurimento – dichiara l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti –. Gli interessati potranno presentare richieste fino a ottobre. Ricordo che si tratta di contributi riservati non soltanto ai fiorentini, residenti o soggetti giuridici, ma possono essere richiesti anche ai mezzi delle imprese e degli artigiani dei comuni della cintura fiorentina. Per una città più vivibile dobbiamo non solo diminuire i veicoli sulle strade con opere infrastrutturali come la tramvia, la bicipolitana e i parcheggi scambiatori, ma è necessario anche che i mezzi in circolazione siano meno inquinanti”.
Aggiunge l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. “Stiamo lavorando con impegno per raggiungere gli obiettivi imposti dalla sentenza della Corte Europea, che ha prescritto al Governo di rientrare sotto le soglie massime di concentrazioni degli inquinanti in varie zone d’Italia che ne superano i limiti – dichiara l’assessore all’Ambiente Andrea Giorgio –. Firenze è fra queste ma è anche fra quelle che stanno ottenendo risultati migliori; questo grazie alle varie azioni messe in campo dall’Amministrazione: i controlli, la comunicazione, la sostituzione dei bus inquinanti, gli incentivi al rinnovo del parco auto e alla mobilità alternativa, oltre alle limitazioni delle auto più vecchie, responsabili delle emissioni. Ci stiamo impegnando su più fronti. Siamo fermamente convinti che la qualità dell’aria debba essere una priorità nelle nostre città:”.
Secondo gli ultimi dati, i livelli di concentrazione del biossido di azoto in città (NO2) sono nettamente migliorati nei primi mesi dell’anno, con una riduzione delle concentrazioni medie nei mesi di gennaio/luglio che passano dai 48 microgrammi per metro cubo della media degli ultimi 4 anni ai 42 di questo anno. Un trend particolarmente apprezzabile frutto del lavoro dell’Amministrazione tra controlli, comunicazione e incentivi al cambio dei mezzi più inquinanti. Ma per raggiungere gli obiettivi del protocollo tra Comune e Regione, (per il 2023 concentrazioni di NO2 sotto la soglia di 40 microgrammi/m3), è necessario estendere i divieti: ipotizzando che la riduzione dell’NO2 prosegua con la stessa intensità, si raggiungerebbe, infatti, una concentrazione media annua di 41, ancora sopra la soglia, sebbene molto inferiore agli ultimi tre anni in cui si sono registrate concentrazioni di 44, 45 e 45 microgrammi/m3.
“Stiamo rispettando gli impegni che avevamo preso con i cittadini, come con i lavoratori e le categorie economiche, di avere misure progressive e di rivalutare il meccanismo degli incentivi per sostenere le imprese e le persone – a partire da chi ha stipendi bassi o medi – conclude Giorgio -. Con i nuovi bandi che saranno attivi dall’autunno sarà quindi incentivato anche l’acquisto di auto usate e di nuove auto Diesel e benzina a basso impatto, oltre a quelle ibride e elettriche”.