Il Ministro Sangiuliano: “Le avanguardie culturali del primo Novecento costituirono un momento di grande originalità e fervore per la cultura italiana. Fu un periodo fondamentale per Firenze”
Oltre 315mila visitatori da quando è stata inaugurata, lo scorso giugno alla presenza tra gli altri del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del Presidente del Senato Ignazio La Russa (https://www.lamartinelladifirenze.it/lacerba-la-voce-lordine-nuovo-quando-firenze-attraverso-le-riviste-era-capitale-della-cultura/). Tanto che inizialmente prevista fino al 17 settembre è stata prorogata fino al prossimo 7 gennaio.
E’ “Riviste. La cultura in Italia nel primo ‘900”, l’esposizione organizzata agli Uffizi con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e la Direzione generale Biblioteche del Ministero, che offre al visitatore un panorama completo delle più influenti pubblicazioni culturali del Novecento: le invettive ribelli del “Leonardo”, firmato da Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini, l’evoluzione pluralista de “La Voce”, sempre di Prezzolini, l’atto di amore per la libertà assoluta dell’Arte espresso da “Lacerba” di Ardengo Soffici, gli slanci futuristici della “Poesia” di Tommaso Marinetti, una ritrovata attenzione per il sociale con Piero Gobetti (“La rivoluzione liberale”) e Antonio Gramsci (“L’Ordine nuovo”). “La mostra – dice Sangiuliano – supera il traguardo dei 300mila visitatori. Questo successo di pubblico, in appena un mese, dimostra che avevamo ragione nel proporre gli elementi più nobili del dibattito intellettuale e politico italiano nei decenni iniziali dello scorso secolo. La cultura italiana del primo ‘900 rappresenta il risveglio in nome dell’idealismo e in contrapposizione al vecchio positivismo. Per questo motivo, d’intesa con il direttore degli Uffizi, Eike Schimdt, abbiamo deciso di prorogarla fino al 7 gennaio 2024”.
L’esposizione presenta oltre 250 pezzi: non solo le edizioni originali delle riviste ma anche libri, manifesti, fogli, copertine, caricature e una accurata selezione di dipinti, disegni e sculture del tempo (https://www.uffizi.it/eventi/riviste). “Le avanguardie culturali del primo Novecento – continua il ministro – costituirono un momento di grande originalità e fervore per la cultura italiana, che si svecchiò e assunse una dimensione europea. Fu un periodo fondamentale per Firenze, perché in quel momento la città rappresentò il fermento culturale della nuova Italia che stava nascendo intorno alla rivoluzione industriale”.