L’ennesima denuncia del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino. Gianfaldoni: “Un commerciante è pronto a chiudere l’attività e stamattina era quasi impossibile camminare sul marciapiede”
Tanfo insopportabile, complici anche le alte temperature di questi giorni. E poi ancora, rifiuti e calcinacci abbandonati, estintori vuoti, materiali in eternit e dulcis in fundo anche grossi topi che banchettano sugli scarti di cibo maleodoranti abbandonati da chissà chi. Non bastava degrado, spaccio e vetri rotti delle auto parcheggiate in sosta. Adesso a San Jacopino, e in particolare in via Maragliano, strada di periferia divenuta tristemente nota a causa dell’ex hotel Astor e della scomparsa della piccola Kata di cui ormai da quasi un mese non si hanno tracce, i residenti devono dare i conti con una vera e propria discarica a cielo aperto complice anche il menefreghismo e la maleducazione di chi lascia residui di ogni tipo accanto ai cassonetti o addirittura sui marciapiedi.
L’ennesima denuncia è del Comitato Cittadini Attivi che più volte ha segnalato la situazione di estrema difficoltà nella quale cono costretti a convivere residenti e commercianti. “L’abbiamo segnalata più volte – sottolinea il presidente Simone Gianfaldoni – la condizione vergognosa di un commerciante che è arrivato alla disperazione ed è pronto a chiudere l’attività per via dei rifiuti di tutti i tipi lasciati a un metro dall’ingresso della sua attività. Stamattina quasi non si camminava. Questo commerciante per paura che i ratti entrino nel negozio deve stare chiuso dentro tutto il giorno. Chiediamo all’amministrazione e al sindaco, il quale solo poco tempo fa per via della vicenda di Kata ha potuto rendersi conto della situazione in cui versano i cittadini di via Maragliano, di ascoltarli e di spostare i cassonetti dalla posizione in cui si trovano ora perché è inappropriata. Ringraziamo Alia che cerca sempre di intervenire dopo le nostre situazioni, ma la situazione va risolta a monte e fino a questo momento non è successo nulla”.