La riconsegna oggi alle Gallerie degli Uffizi dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il valore della missiva è di circa 20mila euro
Una lettera di Giorgio Vasari, datata 18 marzo 1566 e trafugata nel 2001 dall’archivio della Fraternita dei laici di Arezzo, è stata restituita dal comandante del Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Firenze alla stessa Fraternita. Il valore della missiva – inviata da Vasari ai rettori della Fraternità per parlare dell’artista Giovanni Stradaro – è stimato intorno ai 20mila euro, l’opera è stata recuperata a Londra. Nella lettera si evidenziano anche legami di natura economica, come cifre e compensi su lavori e relazioni sullo stato di alcune opere.
La riconsegna è avvenuta oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta alle Gallerie degli Uffizi. “Il furto è stato denunciato presso l’Arma dei carabinieri di Arezzo nel 2008 – ha spiegato il comandante Claudio Mauti -. Una studiosa stava consultando il faldone che avrebbe dovuto contenere la lettera e disse ai responsabili che mancava quel documento. Si presume sia stato asportata prima del 2001. Da lì sono partite le indagini e il manoscritto è tornato alla ribalta nel 2020: la casa d’aste Sotheby’s” di Londra e Bruxelles “ha avuto mandato dagli eredi di un noto collezionista” di avviare un’asta per vendere il bene “non conoscendone la provenienza”.
Mauti ha spiegato ancora che “Sotheby’s si era interessata presso la Fraternita dei Laici per vedere la legalità o meno della lettera. Chi voleva mettere in vendita il bene, una volta scoperta l’origine, ha accettato di restituirlo“. Per il comandante del nucleo Tpc di Firenze non è possibile sapere chi abbia trafugato l’opera. Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha celebrato “il lavoro del comando Tpc dei carabinieri che ha sede a Palazzo Pitti: c’è una collaborazione continua non solo per il recupero delle opere nostre o di altre istituzioni nazionali, ma anche per il recupero di beni librari archivistici e culturali nel senso più largo”. Marianna Lora di Sotheby’s ha sottolineato che “c’è stata una bella collaborazione perché la lettera è stata consegnata al nostro ufficio per una eventuale asta e, facendo delle ricerche, abbiamo scoperto che il documento era stato trafugato”.