La struttura, interamente in legno, è lunga 28,50 metri e larga da 4 a 9 metri ed è tagliata secondo la conformazione dello spazio pedonale antistante per percepire “diversamente” dimensioni e rapporti
Un’installazione architettonica in piazza San Lorenzo per sensibilizzare sui temi del volontariato e dello spazio urbano inclusivo: venerdì 23 giugno in piazza San Lorenzo ha inaugurato “Vedila diversaMente”, opera site – specific che invita a guardare un’architettura simbolo della città da una prospettiva diversa: il lavoro è stato realizzato dagli studenti della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze sulla base di un’iniziativa di Pallium OdV, Organizzazione fondata a Firenze nel 2001 con l’obiettivo di fornire assistenza domiciliare a malati oncologici, malati affetti da patologie neurologiche degenerative (SLA) ed anziani affetti da gravi patologie, e da tre giovani under 35 nell’ambito della manifestazione Social Innovation Jam. All’inaugurazione era presente la vice sindaca del Comune di Firenze Alessia Bettini e il direttore del Dipartimento di Architettura DIDA Giuseppe De Luca.
Con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare la comunità, Pallium aveva partecipato alla terza edizione di Social Innovation Jam di Siamo Solidali e Fondazione CR Firenze e realizzato un crowdfunding per il progetto #Firenzepertutti con raddoppio della cifra da parte della Fondazione. Con il supporto del Laboratorio di Architettura e Autocostruzione del DIDA, 44 studenti della Scuola di Architettura, coordinati dal Prof. Leonardo Zaffi, con le architette Eletta Naldi e Luciana Bizzini, hanno progettato e realizzato con un laboratorio didattico allestito in piazza San Lorenzo a Firenze, una grande struttura in legno, a carattere simbolico sui temi della proposta vincitrice del bando.
“L’obiettivo con cui ci siamo avvicinati a Siamosolidali – spiega la vicepresidente Pallium OdV, Patrizia Cortevesio – era quello di avvicinare i giovani al mondo del volontariato: ci siamo riusciti e i giovani studenti di Architettura sono stati i validi artefici dei nostri propositi”.
“Vedila diversamente” nasce dalla riflessione che molti degli ostacoli che rendono difficile la realizzazione di uno spazio urbano realmente inclusivo e che non favoriscono la percezione dei diversi livelli di benefici provenienti dall’attività di volontariato, dipendono molto anche da come ognuno di noi riesce a porsi nel rapporto con gli altri, accogliendo punti di vista molteplici e modificando il proprio, anche quello più consolidato e apparentemente scontato, per conseguire davvero una “Firenze per tutti”. L’installazione a carattere temporaneo realizzata in autocostruzione, visitabile fino al 17 luglio, rilegge nella dimensione reale, quattro partiti decorativi del prospetto laterale della Basilica di San Lorenzo trasferendoli inclinati nel piano dell’area pedonale sottostante al sagrato. Viene così ribaltata una visione abituale e familiare per abitanti e visitatori, permettendo di percepire “diversamente” e in modo nuovo dimensioni e rapporti. La struttura, interamente in legno, parte del quale è stato recuperato da una precedente installazione, è lunga 28,50 metri e larga da 4 a 9 metri e si presenta inclinata verso il sagrato della chiesa, tagliata secondo la conformazione dello spazio pedonale antistante.
“È davvero significativo – dice Bettini – quando l’arte urbana esprime valori importanti che si richiamano a una visione della città inclusiva e attenta a tutti, ed è ciò che è avvenuto in questo caso. Nel cuore di Firenze, a san Lorenzo, un’opera che vuole lanciare un messaggio forte”.