A Firenze, Pistoia e Livorno per un mese le opere saranno esposte sui pendini dei mezzi pubblici fra poesia, disegno e fotografia
Debutta il progetto “Gallery – art on the bus”. Per un mese, alcuni bus diventeranno delle vere e proprie gallerie d’arte in viaggio per le strade di alcune città toscane, e nell’immaginazione dei passeggeri. Racconteranno le storie che alcune artiste hanno affidato alla fotografia, al disegno e alla poesia. Le loro opere saranno esposte sui pendini all’interno di ciascun bus, appese al corrimano: su un lato un’opera, sull’altro lato un testo di presentazione del progetto a cura dell’artista, e poi i contatti e i loro riferimenti web con QRcode. Il bus sarà visitabile proprio come una galleria d’arte: ogni pendino offrirà un’opera diversa, e l’intera mostra sarà visitabile in un percorso tra la salita e la discesa dal mezzo. Il primo viaggio di “Gallery” parte in tre città – Firenze, Pistoia e Livorno – e vede esposte le opere di quattro artiste donne.
A Firenze, Emma Olimpia Dell’Elba ha unito la passione per la fotografia a quella del ricamo: con il filo crea su vecchi ritratti vintage zone di colore, costumi, forme geometriche e mondi surreali. Emma ha iniziato a fotografare a 14 anni. Dopo il ritratto e la moda, si è dedicata a una tecnica particolare nel 2020, durante la pandemia, quando ha iniziato a ricamare su vecchie fotografie trovate nei mercatini e ha così creato collegamenti tra persone sconosciute del passato e mondi contemporanei. Non a caso la sua mostra viaggiante, composta da nove opere, si intitola “Born again / Rinati”. L’altra artista che esporrà sui bus del capoluogo di regione è Sara Corsi, giovanissima illustratrice e grafica, con una formazione in graphic design & multimedia, culminata nella laurea in Illustrazione per l’editoria presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel suo portfolio ci sono esposizioni singole e collettive. Sul bus propone “Yearning Dreamer”, una raccolta di otto illustrazioni che si ispirano a un mondo iper-connesso e digitale, ma anche al fumetto, alla cultura pop e al graffitismo.
A Pistoia l’artista selezionata è Monica Petroni e la sua forma espressiva è la parola. Partecipa a “Gallery” con “La Poesia Oltre la Porta del Consueto”, una raccolta di 10 poesie che grazie al linguaggio diretto e immediato, vogliono instaurare con il passeggero che le legge un percorso empatico. I versi lo accompagnano a riflettere sui vari aspetti della vita: l’amore, principalmente, ma anche i cambiamenti della società, le sensibilità individuali, il dolore, il destino. Petroni è un’artista viareggina che vive a Pistoia. Scrittrice, poetessa, autrice di video-poesie e drammaturga (ha co-firmato soggetto e prosa di alcuni musical), è stata protagonista di varie pubblicazioni. A Livorno espone sul bus la livornese Agnese Gaglio, la cui forma d’arte si basa sull’amore per le parole. Gaglio ha già all’attivo un romanzo “Cosa voglio di più” uscito lo scorso febbraio. “Io sono le mie parole – dice l’artista – tutto il resto è contorno”. E infatti sui pendini appesi ai corrimani dei bus ci sono le sue lettere a chi sale sui bus, a cui viene domandato in maniera diretta se “Hai mai guardato qualcuno solo con gli occhi dell’amore?”. Le risposte si trovano via via su testi che Gaglio mette in fila lungo il bus e così lungo il viaggio che ogni passeggero deve affrontare. Insomma, un viaggio nelle parole all’interno del viaggio sul bus. “Ho sempre avuto la passione per la scrittura – spiega -, il mio inchiostro trova spazio su quaderni, taccuini, fogli sparsi e anche sulla mia pelle con 30 tatuaggi. Inevitabile quindi che quando Autolinee Toscane mi ha scelto per questa iniziativa ho accettato con entusiasmo perché mi permetteva di lasciare le mie parole anche sui bus”.
“Gallery” non si ferma qui. Altri artisti possono provare ad avere una vetrina gratuita con ogni tipo di espressione artistica: dalla fotografia all’arte figurativa, dall’illustrazione alla parola. Basta compilare il form alla pagina https://www.at-bus.it/it/gallery (raggiungibile anche dal QRcode sui pendini all’interno dei bus) indicando la disciplina scelta, inserendo le opere che si intende esporre, e scegliendo il bacino territoriale dove si vorrebbe essere presenti. At valuterà le opere insieme a una rete di partner culturali; l’artista selezionato riceverà l’indicazione del periodo di esposizione, della città, e del numero di matricola dell’autobus. Inoltre, “at” comunicherà a ciascun artista anche la “prima corsa” del bus: in questo modo si potrà organizzare la propria inaugurazione e il biglietto sarà incluso in quello dell’autobus.