Fratelli d’Italia consegna anche un attestato al sindaco Nardella come “medaglia d’oro” alle “Olimpiadi degli autovelox”. Il Pd risponde con cartelli inneggianti alla sicurezza stradale e IV attacca: “Sulle multe avevamo ragione noi”
Un finto autovelox però finemente realizzato di un colore grigio che ben faceva pendant con quello degli scranni consiliari e un attestato consegnato al sindaco Dario Nardella con una “medaglia d’oro” alle “Olimpiadi degli autovelox. E’ la singolare protesta andata in scena questo pomeriggio in Consiglio Comunale autori gli esponenti di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi. Un sorpresa in qualche modo annunciata dopo la rivelazione del Codacons di Firenze come regina degli autovelox con un incasso pari a 23,2 milioni di euro nel 2022 e dopo la mozione d’ordine per anticipare nell’ordine dei lavori il documento che chiedeva al sindaco di sostituire gli attuali velocar – che misurano la velocità del veicolo fino a 30 metri dal punto in cui è collocata la telecamera – con autovelox ordinari. Mozione poi non votata perché non iscritta all’ordine dei lavori e per la mancanza di accordo fra i capigruppo, che però ha scatenato la bagarre con il gruppo di maggioranza che ha esposto in aula cartelli con la scritta “La sicurezza stradale è vita” e anche il gelido commento del sindaco stesso, presente questa vola nel Salone de’ Dugento, il quale ha invitato i due consiglieri di minoranza a “togliere quel simulacro di autovelox. Con la velocità non si scherza. Da quando sono sindaco ci sono stati 100 morti sulle strade. Per rispetto non mi presterò a queste polemiche”.
“Da parte nostra – dicono Draghi e Cellai – c’era soprattutto la voglia di poter discutere quell’atto. La goliardia ci pare ampiamente meritata da questa amministrazione che ha realizzato numeri record per le multe senza che per questo il numero di incidenti, anche mortali, sia sensibilmente diminuito, anzi. Dal conteggio dei sinistri stradali del 2022 (3.900) si evince che solo il 2009 è peggiore. Dunque gli incidenti non calano ma aumentano, anche con più autovelox. Nessuna mancanza di rispetto per le vittime, né tantomeno volontà di sminuire l’importanza della sicurezza stradale. Oltre autovelox ultrasensibili esistono molti altri strumenti e scelte da fare per rendere le nostre strade più sicure”.
Tema scottante quello delle multe comminate con il nuovo e precisissimo rivelatore della velocità divenuto il cavallo di battaglia di Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi, più volte è andata all’attacco di Palazzo Vecchio su questo tema, e che anche oggi attraverso la consigliera Barbara Felleca ne ha approfittato per assestare un altro colpo all’esecutivo. “Con i dati che certificano il primato italiano di Firenze per numero di sanzioni con autovelox –ha attaccato Felleca -, possiamo dire che avevamo ragione? Avevamo ragione quando a ottobre scorso il Senatore Renzi pose per primo la questione delle multe che grazie ai velocar di nuova generazione hanno sanzionato, implacabili, molti fiorentini ignari; avevamo ragione quando abbiamo chiesto la maggiore trasparenza sui nuovi apparecchi, la segnaletica dedicata, e se oggi l’Assessore Giorgetti ci dice che per il 2023 si stima una riduzione del 25-30% delle sanzioni, forse è anche per la grande attenzione mediatica al tema del multificio. La nostra è una battaglia per la sicurezza stradale, che passa in primo luogo dall’educazione, e per questo abbiamo chiesto e verificheremo che gli incassi stellari da sanzioni al codice della strada siano appannaggio delle associazioni che di sicurezza stradale si occupano. E a chi dice che con la sicurezza non si scherza, noi diciamo che la sanzione deve avere una funzione rieducativa e preventiva, non punitiva. Sono tanti purtroppo i fiorentini multati anche con ripetute sanzioni per uno “sforamento” minimo del limite di velocità, magari sulla strada casa-lavoro”.
“I dispositivi per le rilevazioni della velocità come gli altri apparecchi utilizzati per far rispettare le regole non so né buoni né cattivi, sono strumenti neutri. È il conducente che non rispetta il codice”. Ma fare confronti tra i verbali del 2022 e il 2021 secondo l’assessore alla viabilità Stefano Giorgetti non è coerente né significativo, vuoi per la pandemia “che ha drasticamente ridotto il numero dei veicoli circolanti” e vuoi soprattutto perché fino a settembre 2021 erano attivi soltanto 5 su 21 apparecchi. Dopo la Prefettura ha emesso uno specifico decreto che ha autorizzato nuovamente le postazioni fisse di rilevazione della velocità sulla base della nuova normativa. “I dispositivi in funzione oggi – ha proseguito – sono quelli delle postazioni storiche, le medesime ormai da molti anni. L’unica novità è che la Polizia Municipale ha programmato la sostituzione di quattro di vecchi apparecchi con nuovi strumenti più moderni e performanti. “Da settembre 2022, dopo il picco delle sanzioni con l’introduzione dei nuovi dispositivi, si è registrata una riduzione che in alcune postazioni ha superato il 50%. Un trend che dovrebbe continuare anche nel 2023. Rispetto ai primi quattro mesi di quest’anno si può stimare una riduzione delle sanzioni del 25-30% in generale e per i velocar fino a un -40%. Questo dimostra che gli apparecchi svolgono un’azione di prevenzione che ha portato i cittadini ad essere sempre più rispettosi dei limiti di velocità e di conseguenza rendere la viabilità più sicura”.