Il commento dell’assessore all’ambiente: “A nessuno piace tagliare degli alberi: solo in questo anno ne pianteremo 5.000, l’intervento, deciso nel 2021, è legato alla sicurezza della strada”
Pini tagliati in viale Redi: ecco la risposta dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio: “Dopo tre volte in cui gli operatori avevano cercato di realizzare l’intervento – spiega – ma erano stati ostacolati e non avevano potuto avviarlo – con un notevole spreco di risorse pubbliche – la notte scorsa sera si è svolto il taglio dei 17 pini come programmato assieme alla Questura, con il supporto delle forze dell’ordine e della Municipale, che ringrazio. Abbiamo eseguito l’intervento cercando di procurare meno disagi possibili ai cittadini che, per colpa di chi ha ostacolato più volte i lavori, avevano avuto per più giorni difficoltà di parcheggio dovute ai divieti di sosta. Le operazioni si sono svolte in sicurezza e senza disagi, il viale alle 8.30 è stato riaperto alla circolazione”.
Adesso, secondo Giorgio, inizieranno i lavori per quella parte di viale per ripristinare la rete di deflusso idrico e mettere in sicurezza il tratto, rifare l’aiuola e poi posizionare i nuovi alberi e arbusti che saranno più del doppio di quelli precedenti. “Ho sempre detto che i lavori sarebbero stati eseguiti, abbiamo risposto alle osservazioni delle associazioni e dei cittadini, ho partecipato ad un’assemblea pubblica e parlato con i residenti della zona più volte – conclude -. A nessuno piace tagliare degli alberi, e giova ricordare che solo in questo anno ne pianteremo 5.000, ma abbiamo più volte spiegato i motivi dell’intervento, deciso nel 2021, che sono legati alla sicurezza della strada, e spiegato la scelta di procedere anche pubblicamente: si discute ma poi noi dobbiamo garantire l’interesse pubblico e non possiamo pensare che qualche decina di persone blocchino dei lavori che come obiettivo hanno la sicurezza di una delle strade più problematiche della città. Chi amministra deve garantire la sicurezza delle persone, non garantirsi il consenso a discapito dell’interesse generale”.