Fino al 23 luglio al MAD Murate Art District la ricerca di Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell per mettersi in ascolto col fiume e riconoscerne i diritti
Quanto conta “mettersi in ascolto” della natura? Lo fanno gli scienziati che accendono campanelli d’allarme, lo fanno anche artisti e attivisti che, con la loro sensibilità, contribuiscono a suscitare nel pubblico riflessioni nuove. È il caso del collettivo A4C-ArtsForTheCommons, composto da Rosa Jijion – artista, attivista, mediatrice culturale, con all’attivo anche una partecipazione alla Biennale di Venezia – e Francesco Martone, attivista, fondatore di Greenpeace Italia e già senatore della Repubblica – che fino al 23 luglio prossimo presentano negli spazi di MAD Murate Art District, il progetto “Sentipensare con l’Arno”, a cura di Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell, nato a conclusione di una residenza realizzata su invito di MAD in collaborazione con Artegiro Contemporary Art, con il contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del progetto Mapping the community. Tracce e materiali raccolti durante sopralluoghi, “derive” e performance presso il fiume Arno, oltre a ricerche documentali e d’archivio, sono questi gli elementi in mostra nella project room di MAD Murate Art District, uno spazio immersivo in grado di coinvolgere il visitatore sensorialmente ed emotivamente restituendo il flusso di un’esperienza collettiva tra installazioni e dispositivi.
“Da anni il nostro lavoro sull’importanza del fiume quale riserva di terzo paesaggio in area urbana ci portano a relazionarci non solo con artisti, ma anche con scienziati, biologi, architetti e progettisti – spiega Valentina Gensini, direttrice di MAD Murate Art District e curatrice della mostra -. Con A4C la riflessione si sposta in ambito giuridico e pertiene ad un’arte attiva e militante, capace di unirsi con le popolazioni indigene nella difesa dei territori. Ancora una volta lo sguardo e le azioni transnazionali conducono visioni e pratiche dal mondo a Firenze, per stimolare la cittadinanza verso una consapevolezza sempre più complessa e strutturata nello sguardo sul proprio territorio e sui fiumi, portatori del bene più prezioso e di interesse comune, quale è l’acqua”.
La residenza di A4C-ArtsForTheCommons dedicata al progetto RIVA – palinsesto di incontri e interventi artistici sul fiume Arno a cura di Valentina Gensini -, ha previsto la formazione di un gruppo di lavoro di giovani artisti, curatori e mediatori culturali che ha affiancato la ricerca di Rosa Jijion e Francesco Martone sul territorio toscano improntata su tre tematiche principali: “Sentipensare con l’Arno” come modalità di connessione “sentimentale” e sensoriale con l’ecosistema fluviale, “io sono il fiume, il fiume è me” ispirato alla cultura ancestrale Maori, e “fiume come soggetto agente”, premessa essenziale per poter immaginare un percorso che riconosca i diritti dell’Arno come fiume e come ecosistema. Chiuderanno la residenza una conferenza internazionale sui diritti dei fiumi e della Natura con le due attiviste Léa Corbière dalla Francia e Zoe Lujic dalla Serbia, coordinatrici della sezione europea della GARN (Global Alliance on the Rights of Nature), che sostiene il progetto presentato a MAD.