Positivi tutti i commenti sulla ripresa dello scavo avviata questa mattina. Giani: “Una svolta per la Toscana”. Gianassi: “Passo decisivo per il potenziamento della Milano-Roma. Gli Ingegneri: “Adesso bisogna correre”
Il sottoattraversamento Tav “libererà i binari in superficie” e grazie a questo “potremo realizzare un vero e proprio sistema ferroviario metropolitano” di superficie a Firenze. Lo scenario lo definisce il sindaco Dario Nardella, che nel giorno in cui le Ferrovie e il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, rilanciano i cantieri dell’alta velocità, disegna la cartina e le fermate di questa ‘infrastruttura’. “Penso- spiega all’Agenzia Dire, www.dire.it– a tutte le stazioni che abbiamo: da Rovezzano fino a Sesto Fiorentino, passando per le Cure, Santa Maria Novella, Campo di Marte. Peraltro, con Fs abbiamo un progetto per realizzare nuove stazioni: la stazione Guidoni, molto importante, e noi riteniamo si debba fare anche la stazione Circondaria”. Per quel che riguarda, invece, la stazione Foster, Nardella torna a rilanciare l’hub intermodale dove convergeranno “bus turistici, così da non ingolfare la città. E poi ci arriveranno i bus urbani ed extraurbani, che si scambieranno con la tranvia”. Sul people mover che collegherà la Foster con la stazione di Santa Maria Novella “Salvini ci ha rassicurato sul fatto che si dovrà fare”.
Esulta anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: l’opera rappresenta “una svolta per la Toscana, per Firenze e per tutto il Paese. Finalmente ci siamo. La talpa che per 6,3 chilometri entrerà nel ventre di Firenze è partita. E scavando a 20 metri di profondità, realizzerà il cosiddetto passante ferroviario dove passeranno i treni ad alta velocità e dove ci si potrà fermare e ripartire in sei minuti”, contro i 14 che oggi impiegano i convogli veloci. “Sarà il modo con cui Firenze ritorna a pieno titolo nel contesto dell’alta velocità”. Sarà un vantaggio per il sistema nazionale, ma l’opera migliorerà “l’utilizzo della rete di superficie, il cosiddetto laccio ferroviario che diventerà davvero a servizio della città. Uno stimolo all’uso del trasporto pubblico e che, soprattutto, agevolerà la puntualità dei treni regionali a vantaggio dei pendolari. Un disegno che maturava da tempo e che finalmente oggi è nella realtà”, conclude Giani.
Soddisfazione anche per Federico Gianassi, ex assessore al bilancio della giunta Nardella e ora deputato Pd, presente all’inaugurazione: “L’avvio dei lavori, atteso da anni, è un passo decisivo per il potenziamento della rete ferroviaria tra Milano e Roma, ma rappresenta anche una svolta nello sviluppo della mobilità dell’intera area fiorentina e regionale. Con la divisione tra i flussi di alta velocità e traffico ferroviario locale e la liberazione dei binari di superficie è infatti possibile finalmente realizzare l’integrazione tra le attuali tramvie e le numerose stazioni presenti nell’area metropolitana messe a disposizione del trasporto pubblico rapido, efficace, moderno e green a sostegno di residenti e lavoratori e della città tutta”.
Positivo infine il commento di Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze che però aggiunge: “Adesso bisogna correre. Speriamo che sia davvero la volta buona, Firenze ha bisogno di un sottoattraversamento per liberare i binari di superficie per i treni regionali. La Foster è un elemento chiave per la città, il sottoattraversamento ferroviario consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale. E’ importante per i passeggeri. Il nodo Tav è cruciale per tutta la mobilità di Firenze e anche per il suo assetto urbanistico. Siamo in enorme ritardo visto che il progetto è di 20 anni fa”.