A due settimane dall’incidente di Castello oggi il nuovo caso. Forti ritardi sull’Alta Velocità e sulle linee interne. Giani: “Lo Stato deve investire su linee e manutenzione”
Ancora un treno che esce dai binari, questa volta nella zona del Romito a pochi metri dalla Stazione di Santa Maria Novella. A circa due settimane di distanza dall’incidente avvenuto la notte del 20 aprile a Castello, quando lo sviamento di un convoglio merci aveva praticamente tagliato in due l’Italia con fortissime ripercussioni e ritardi sui collegamenti ferroviari tra nord e sud oltre a provocare ingenti danni all’infrastruttura, ecco il nuovo caso avvenuto intorno alle 12.30 di oggi.
Secondo quanto spiega una nota di Fs, le ruote anteriori di un treno regionale vuoto che rientrava al termine del servizio commerciale in deposito, mentre viaggiava quindi a bassa velocità e senza passeggeri a bordo, sono uscite dalla sede ferroviaria provocando l’arresto del convoglio. Non ci sono stati feriti per fortuna anche in questa circostanza ma le ripercussioni sulla circolazione ferroviaria anche in questo caso sono evidenti. La presenza del treno, spiega sempre Fs, «inibisce al momento l’uso di alcuni binari sul tracciato di ingresso e di uscita dalla stazione causando ritardi e modifiche alla circolazione nel nodo fiorentino. I tecnici di Rfi sono a lavoro per ripristinare la regolare circolazione».
Il traffico ferroviario, dunque, è rimasto bloccato per permettere al treno di essere messo in sicurezza, poi la circolazione è via via ripresa. La circolazione è fortemente rallentata. I treni Alta Velocità e InterCity possono registrare maggiori tempi di percorrenza fino a 90 minuti e variazioni. I treni Regionali possono registrare ritardi, limitazioni di percorso e cancellazioni. Duro il commento del Governatore toscano Eugenio Giani a margine della seduta solenne per la Festa dell’Europa: “Nonostante individualmente i vertici delle varie aziende siano competenti – ha sottolineato -, la mancanza da parte dello Stato di risorse adeguate per la manutenzione e la disattenzione purtroppo proprio al sistema del traffico merci, sono tutte questioni su cui lo Stato deve porre grande attenzione e soprattutto deve investire sia nella manutenzione delle linee, sia per l’adeguamento dei servizi. Quando sono state create le Regioni è stato dato loro potere sul piano delle risorse per animare anche il sistema dei trasporti, ma gli enti sono rimasti tutti nazionali. Avessi un ente ferroviario della Regione saprei cosa fare”.