Dovrà gestire direttamente i fondi messi a disposizione dal Governo in 15 regioni. Le altre quattro (Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Puglia) non hanno accettato il commissariamento
Valerio Valenti è il nuovo commissario per la gestione dello stato di emergenza nazionale sui flussi migratori. Valenti ha 64 anni, è nato a Trapani e da gennaio di quest’anno è a capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, scelto dal ministro Matteo Piantedosi. Prima era stato prefetto a Brescia, Brindisi, Trieste e Firenze. Per la gestione dell’emergenza potrà scegliere 15 collaboratori tra le persone che già lavorano al ministero dell’Interno.
La nomina è stata comunicata con un’ordinanza della Protezione Civile, il dipartimento della presidenza del Consiglio che si occupa delle situazioni di crisi e di emergenza. Come commissario, Valenti avrà il compito di gestire direttamente i fondi messi a disposizione per lo stato di emergenza, l’atto amministrativo che consente al governo di adottare ordinanze in deroga alle leggi vigenti per affrontare più efficacemente una situazione di emergenza. Nell’ordinanza è indicata per esempio la possibilità di creare nuovi centri di accoglienza per le persone migranti e di stabilire i loro spostamenti tra le regioni. Quattro regioni italiane però (Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Puglia tutte e guida centrosinistra), non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze sull’immigrazione: Valenti potrà quindi prendere decisioni sulla gestione dell’accoglienza solo nelle altre regioni.