Nelle loro case la Digos ha sequestrato volantini, computer e telefoni. La reazione: “Provvedimento sproporzionato”
Imbrattamento di Palazzo Vecchio, scattano le perquisizioni in casa degli attivisti di di Ultima Generazione che il 17 marzo scorso avevano sporcato le pietre della facciata dell’edificio progettato da Arnolfo di Cambio provocando l’irruenta reazione del sindaco Dario Nardella, presente per caso in piazza, poi finita in tutti i media del mondo. Secondo quanto si è potuto apprendere agenti della Digos si sono presentati nelle abitazioni di Giordano e Nicole, i due attivisti fermati durante la loro azione dimostrativa e poi indagati, sequestrando i loro computer, telefoni e schede telefoniche, pen drive, volantini e anche un libro.
Un’ulteriore perquisizione, riferiscono gli esponenti di Ultima Generazione via social, sarebbe stata effettuata nella casa della persona della quale da ieri Nicole era ospite. Un “provvedimento del tutto sproporzionato – commentano ancora – se rapportato ai reati loro contestati successivamente alle azioni di disobbedienza civile nonviolenta che hanno compiuto”. Le perquisizioni sono state effettuate a Empoli e a Lucca.