Il Comitato Vitabilità contro la riqualificazione del quartiere collegata al restauro dello stadio Franchi. Marrazza: “Volevamo far vedere come sarebbe diventata questa parte della città con edifici alti più di 14 metri”
Una lunga fila di palloncini colorati, dal giardino di Campo di Marte fino a viale Paoli, come una grande ringhiera sospesa. Questa è stata l’iniziativa del comitato spontaneo di residenti Vitabilità, che in queste settimane ha raccolto oltre 1.500 firme contro la riqualificazione del rione strettamente collegata al restauro dello stadio Artemio Franchi, che rischierebbe di stravolgere per sempre l’aspetto di uno dei quartieri più verdi della città e in assoluto il quartiere sportivo per eccellenza.
Ieri mattina sono stati in tanti a riunirsi sotto la curva Fiesole, durante il consueto mercato e poi nel viale Maratona. Posto non scelto a caso perché proprio lì dovrebbe sorgere, almeno stando a quanto è stato possibile vedere fino a questo momento del progetto, la parte commerciale di tutta l’operazione con due “vele” o “ali” a seconda dei gusti alte una 14 e l’altra 18 metri (in origine erano 10 e 15 metri) destinate da un lato a contenere la parte direzionale e dall’altro quella riservata a negozi, ristoranti e altre strutture ricettive compreso l’albergo (https://www.lamartinelladifirenze.it/nel-nuovo-campo-di-marte-sparisce-la-palestra-dellaffrico-e-spuntano-due-foglie-commerciali/).
I palloncini, nelle intenzioni degli organizzatori della protesta, dovevano servire a rendere chiara quanto vasta sarà la zona interessata dalla riqualificazione. “Il nostro intento – ha detto Francesca Marrazza, portavoce del comitato Vitabilità –, era proprio questo: far vedere come sarebbe diventata questa parte della città con palazzi alti più di 14 metri. I palloncini poi li abbiamo regalati ai bambini, perché la nostra battaglia è per loro. Vogliamo lasciargli una Firenze migliore”.