Le violenze sono iniziate quando aveva appena 14 anni. Ora la giovane, 19enne, ha deciso di denunciare il padre dando così il via alle indagini dei Carabinieri
“Violenza sessuale aggravata” e “atti sessuali con minorenne” sono i reati di cui dovrà rispondere un cittadino indiano di 50 anni incensurato, da 27 anni in Italia, che per anni avrebbe abusato della figlia adesso diciannovenne. Al termine di un’articolata attività investigativa i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Firenze, hanno arrestato l’uomo e l’hanno condotto al carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Prendendo le mosse dai fatti riferiti nella denuncia della giovane, i militari, diretti dai magistrati del pool specializzato nei reati contro le fasce deboli costituito in seno alla Procura della Repubblica di Firenze, hanno raccolto numerosi elementi probatori circa le condotte d’approccio sessuale messe in atto dal genitore della vittima, consumatesi sempre all’interno delle mura domestiche. L’attività d’indagine è stata avviata dai militari lo scorso mese di giugno, quando la stessa vittima, appena maggiorenne, dopo avere deciso in una occasione di scappare da casa e dopo anni di tacita sopportazione, si è rivolta agli inquirenti per denunciare gli abusi sessuali subiti da parte del padre, relazionando tutti i soprusi e le violenze patite, iniziate quando ancora non aveva compiuto i 14 anni.
Sembrerebbe infatti che l’uomo, inizialmente in maniera subdola e poi con sempre maggiore insistenza e coercizione, avrebbe più volte costretto la figlia minore a subire atti sessuali all’interno della loro abitazione. Dopo un ultimo tentativo di violenza, avvenuto alla fine dell’anno 2022, quando la ragazza aveva da poco fatto rientro a casa da un periodo che aveva trascorso altrove a seguito della fuga, la stessa si è definitivamente convinta ad allontanarsi, venendo collocata in una casa protetta per persone vittime d’abuso.
Il procedimento penale nei confronti dell’indagato è attualmente pendente in fase di indagini, l’effettiva responsabilità dello stesso sarà vagliata nel corso del successivo processo e non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori.