Alla Pergola dal 24 gennaio il nuovo lavoro di Daniele Finzi Pasca ispirato al suo omonimo romanzo
Ispirata al suo omonimo romanzo, Nuda, la nuova creazione di Daniele Finzi Pasca al Teatro della Pergola dal 24 al 29 gennaio, è un lavoro denso di mistero e di stupore, che si muove agevolmente tra i linguaggi del teatro, della danza, dell’acrobazia, del circo e dell’opera. Profondità e abissi sono in continuo dialogo con un mondo leggero e luminoso: la potenza teatrale si sposa con una narrazione dal sapore onirico, in assoluta armonia con il teatro fisico e il gioco acrobatico.
“Da ragazzo – spiega Daniele Finzi Pasca – la lettura di Il teatro delle marionette di Heinrich von Kleist mi aveva impressionato molto e ha condizionato negli anni tutto il mio modo di pensare il teatro. Gli attori con i quali ho deciso di lavorare sono sempre stati artisti abituati a un controllo del corpo raffinato e delicato, perché chiedo a loro distacco e leggerezza. Ho viaggiato e incontrato sciamani e gente che cura in paesi lontani provando a capire come espandere l’intuizione. Cerco la musica nelle parole, l’empatia nei gesti, la diafanità dei sogni nelle immagini. Anche in Nuda tutto danza e levita, costruendo attimi di giocosità, mentre con l’ingenuità dei bambini si parla di mostri che vivono accanto a noi, di sangue e di ammazzamenti. Viaggiando ho incontrato altri colleghi che hanno il mio stesso problema quando ci viene chiesto che teatro facciamo. Non sappiamo rispondere… Lavoro con gli stessi creatori da anni e insieme diamo vita a storie di casa nostra, usando le arti dell’illusione e l’eleganza di interpreti carichi di carisma”.
Due gemelle, cresciute in una famiglia “eccentrica”, eppure così simile a quella di tutti, si toccano, si sfiorano, a volte si calpestano, per poi riscoprirsi in un abbraccio pieno di gioia e libertà ritrovate. Melissa Vettore, Beatriz Sayad, Jess Gardolin, Micol Veglia, Francesco Lanciotti, interpretano lo spettacolo prodotto dalla Compagnia Finzi Pasca con Gli Ipocriti Melina Balsamo e il Teatro della Toscana, che intreccia un’installazione di luci interattiva a un potente universo sonoro, componendo una pièce magica e incantata.
Le foto sono di Viviana Cangialosi