Ingenti i danni contro i veicoli vandalizzati dai balordi che continuano a stazionare nel rione. E il Comitato Cittadini attivi chiede un maggiore sforzo da parte delle forze dell’ordine
Un film visto e rivisto più volte, dove addirittura alcuni hanno avuto per la seconda volta il medesimo danno. Dopo un periodo di relativa calma è stato un risveglio amaro quello per alcuni residenti fra le vie Maragliano, Benedetto Marcello, Bellini e Landini nel rione di San Jacopino le cui macchine – almeno quattro – sono state vandalizzate con finestrini spaccati e specchietti divelti. Il raid, che ha portato soltanto ingenti danni ai veicoli coinvolti e bottini magrissimi per i balordi autori dei saccheggi, si è consumato nella notte fratra giovedì e venerdì. Una situazione non nuova per i residenti che devono per forza tutti i giorni convivere con personaggi molesti, stranieri irregolari, ubriachi, persone che ciondolano da un minimarket all’altro in cerca di qualsiasi cosa da bere e che malgrado gli sforzi operati dalle forze dell’ordine almeno per il momento non sembra trovare uno sbocco definitivo.
“Spaccio, vandalismi ed episodi di ubriachezza molesta sono all’ordine del giorno – sottolinea il presidente del Comitato cittadini attivi Simone Gianfaldoni che lancia l’ennesimo appello -. Nel quartiere di San Jacopino, infatti, illegalità e degrado, nonostante i miglioramenti rispetto agli anni bui, non si fermano. Gli stessi raid ai danni delle auto in sosta sono sempre più frequenti così come gli episodi di violenza nei giardini di via Galliano.
Il Comitato Cittadini, che è stato promotore di un faccia a faccia con le istituzioni ad aprile per parlare proprio del nodo sicurezza, ha chiesto più volte che vengano accesi i riflettori anche sull’area verde di via Ponte all’Asse e sulla pista ciclabile lungo il Mugnone “dove i pusher arrivano in bici o in monopattino, aspettano i clienti sulle panchine, fanno una consegna veloce e poi ripartono addirittura in qualche caso facendo la spola da un punto all’alto”. Il raid, come è stato documentato anche dalle fotografie scattate dai residenti, inciderà sulle tasche di chi ha semplicemente fatto l’errore di posteggiare il proprio veicolo sotto casa e come è abbastanza scontato contribuirà ad innalzare ancora la sensazione di insicurezza nel rione.
“Da tempo – conclude Gianfaldoni – come comitato siamo impegnati nella lotta al degrado e per la riqualifica del nostro quartiere in un percorso di collaborazione con le istituzioni. Noi ringraziamo le forze dell’ordine, sia carabinieri che poliziotti, e la polizia municipale per i controlli. Non possiamo negare che ci siano ma chiediamo a chi di dovere uno sforzo in più. I residenti sono sempre più esasperati“.