L’uomo a dicembre avrebbe abusato di una ragazza ucraina in via Tornabuoni e poi le avrebbe sottratto il telefonino perché non potesse chiedere aiuto
Violenza sessuale e rapina aggravata: sono queste le accuse a cui dovrà rispondere un 25enne gambiano, già noto alle forze dell’ordine, che prima avrebbe abusato e poi rapinato una 28enne ucraina lo scorso 11 dicembre intorno alle cinque del mattino in via Tornabuoni. I Carabinieri della Stazione di Firenze Uffizi lo hanno arrestato ieri pomeriggio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP Pezzuti del Tribunale di Firenze su richiesta del PM Monferini della Procura fiorentina. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, nel corso di indagini serrate condotte in due sole settimane, la donna mentre rincasava da sola dopo una serata trascorsa a consumare alcol in vari locali con la propria comitiva sarebbe stata avvicinata nel tragitto dall’indagato che “notatane la vulnerabilità psico-fisica connessa con il precedente consumo di alcolici”, l’avrebbe trascinata con la forza in spalla in una nascosta area di un cantiere non visibile ad passanti in strada. Lì per terra, l’indagato l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale e, dopo averle sottratto l’Iphone per impedirle di chiedere aiuto, si sarebbe dileguato a piedi lasciandola tramortita, in uno stato di incoscienza, costringendola poi a ricorrere in seguito alle cure mediche dell’Ospedale Careggi.
Di fondamentale importanza, nel corso delle indagini condotte dai militari in seguito alla denuncia della donna formalizzata presso la Stazione Carabinieri di Santa Maria Novella, è risultato l’esame della videosorveglianza urbana, grazie alla quale è stata ricostruita integralmente la presunta dinamica delittuosa, offrendo uno spunto determinante per il prosieguo delle indagini successive che hanno consentito di raccogliere gravissimi e plurimi elementi indiziari nei confronti del 25enne.
Il giovane è stato poi rintracciato nel Parco delle Cascine dopo prolungate ricerche e successivamente portato a Sollicciano. Gli sono contestati i delitti di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psico-fisica della vittima e di rapina in luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa, aggravata poiché finalizzata a conseguire l’impunità della violenza sessuale poco prima verosimilmente compiuta.